Il Tirreno

Vandalismi

Pancaldi, danni a ormeggi e barche: «Basta o il bagno chiuderà alle 20»

di Stefano Taglione
L'ultimo avviso dei Pancaldi
L'ultimo avviso dei Pancaldi

Parla ​il patron dello stabilimento balneare, Giorgio Bonaventura: «Qualcuno ha tentato di rubare o usare i pedalò»

3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. «Ultimo avviso: è severamente vietato avvicinarsi ai natanti ormeggiati nel canale (patini, pedalò e moto d’acqua). Ogni giorno vengono trovati ormeggi staccati in mare. Se ciò si verifica nuovamente, la direzione chiuderà lo stabilimento alle 20». Il messaggio è quello stampato e appeso nei giorni scorsi all’ingresso dei Bagni Pancaldi Acquaviva, sul viale Italia, che hanno minacciato la chiusura anticipata se dovessero ripetersi certi episodi. Criticità che riguardano anche «le due piscine, che chiudono alle 18, e che ogni mattina vengono trovate in uno stato pessimo».

Veri e propri atti vandalici, se non tentativi di furto, secondo il patron dell’azienda balneare, Giorgio Bonaventura. Tanto da paventare l’ipotesi di una chiusura anticipata, con i clienti che di certo non ne saranno contenti. «Nonostante il guardiano notturno – prosegue l’imprenditore – siamo diventati bersaglio di queste persone. È successo già diverse volte che qualcuno, la sera o la notte, tentasse di usare o portare via pedalò e patini. Non ne possiamo più, ogni mattina troviamo gli ormeggi in mare, li danneggiano. Noi, per altro, custodiamo averi anche di altre persone, i nostri affezionati clienti, e ci sentiamo ovviamente responsabili. Siamo i custodi delle loro cose e ci impegniamo al massimo per garantire la sicurezza all’interno del nostro perimetro». Gli episodi ai quali Bonaventura fa riferimento sono avvenuti nelle ultime settimane. Con gli ormeggi allentati, se non totalmente rimossi, a pedalò, patini e anche ad alcune imbarcazioni degli Acquaviva.

Per questo il proprietario dello stabilimento balneare chiede a chiunque si trovasse a transitare, di sera o di notte, lungo il viale a mare «di dare un’occhiata, guardando verso il bagno, perché queste persone che agiscono lo fanno in bella vista, senza nascondersi: chiunque li riesce a scorgere dall’esterno, e certamente il nostro guardiano, che è presente tutta la notte, in alcuni momenti potrà essere da altre parti a controllare e non fisicamente nel luogo dove si sta consumando l’atto vandalico». «Credo che la sicurezza sia evidentemente peggiorata in tutta la città – prosegue Bonaventura – e non è certo una peculiarità del lungomare. Noi, ovviamente, non siamo le uniche vittime dei ladri. Lo so benissimo. Però, è chiaro, servirebbero maggiori controlli sul viale Italia, perché è quantomeno la strada di passaggio più trafficata di tutta Livorno. Chiedo quindi alla cittadinanza di aiutarci, guardando verso il bagno, e di chiamare il 112 se vedono qualcosa di strano». Purtroppo, nei mesi scorsi, i Pancaldi hanno già subito dei furti mentre erano chiusi. «È successo due volte», rivela Bonaventura, che si è rivolto alle forze dell’ordine. Non in questo caso, perché i raid degli ultimi giorni si sono limitati, per così dire, agli ormeggi delle barche. Che non sono state danneggiate, per fortuna, ma hanno rischiato seriamente di esserlo. E, forse, anche di sparire. «Forse chi voleva portarle via – conclude il proprietario – è stato disturbato». 

Primo piano
Il guasto

Blackout in centro a Firenze, il caldo spegne la città: dai Pos bloccati ai freezer spenti, chiusi i negozi

Speciale animali