Aggredisce gli infermieri, arrestato al pronto soccorso dell’ospedale Versilia – Cosa è successo
Un’altra serata di follia: gli episodi di violenza non si fermano e si sta lavorando a un potenziamento della sorveglianza
VIAREGGIO. Un’altra serata di follia al Pronto soccorso dell’ospedale Versilia. Un altro episodio di violenza nei confronti di chi lavora in sanità. Con il personale Asl costretto a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine, per evitare che la situazione peggiorasse.
Stavolta c’è stato un arresto in flagranza, così come previsto dalla nuova normativa. Più severa nei confronti di chi aggredisce medici, infermieri e non solo. A finire in manette è stato un uomo, portato via dalla polizia dopo alcuni minuti di autentico caos. Secondo quanto si è potuto apprendere, l’uomo non avrebbe colpito fisicamente qualcuno; ma avrebbe letteralmente perso la testa, minacciando di ferire e persino di uccidere con il vetro gli infermieri.
Cosa è successo
Tutto è avvenuto intorno alle 19 di giovedì (2 ottobre). L’uomo era in Pronto soccorso con la figlia, che lamentava un problema relativo a un’eruzione cutanea. Un disagio alla pelle che, secondo il personale in quel momento in turno, poteva essere affrontato sottoponendosi a una visita dermatologica il giorno successivo. Una prassi normale, quando medici e infermieri si accorgono che non c’è necessità di un loro intervento immediato: ricorrere a una visita specialistica di approfondimento il giorno successivo, in modo da poter affrontare e risolvere correttamente la problematica. Di fronte alle richieste insistenti dell’uomo, il personale gli spiegava che non era possibile visitare immediatamente sua figlia, visto e considerato che non era da considerarsi un caso urgente, e che c’erano vari altri pazienti con priorità maggiore. Se l’uomo avesse voluto aspettare, la visita ci sarebbe stata, ma a distanza di un po’ di tempo.
A quel punto l’uomo avrebbe perso la testa, minacciando di fare a pezzi il vetro di separazione nel Pronto soccorso. E di usarlo contro un’infermiera che in quel momento si trovava davanti a lui. In aiuto alla collega è arrivato un altro infermiere, ma le minacce sono salite di tono. Fino a un avvertimento dell’uomo che è diventato preoccupante: gli infermieri avevano paura che da parole violente, con minacce di morte, si passasse ai fatti. Una volta dato l’allarme alle forze dell’ordine, è arrivata subito la polizia che ha portato via l’uomo, apparso fuori di sé.
Il Pronto soccorso resta una zona di frontiera: qualche giorno fa in prefettura a Lucca c’è stato un incontro tra forze dell’ordine, Asl e sindacati per mettere a punto un protocollo d’intesa. Nell’accordo è previsto un potenziamento della sorveglianza, sia con agenti che con videocamere. Ma la violenza nei confronti del personale sanitario non si limita certo all’ospedale: pochi giorni fa all’ex Tabarracci c’è stata una lite tra un paziente e un medico, per un presunto ritardo del dottore. Stessa motivazione alla base dell’aggressione subita alcune settimane fa dai soccorritori del 118 a Torre del Lago.
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