A 27 anni colpita da un aneurisma, salvata dopo giorni di angoscia: la corsa al Versilia, l’operazione a Livorno
I familiari della donna: «Martina ancora viva grazie alla professionalità dei medici». Dalla diagnosi all’intervento chirurgico: il racconto
PIETRASANTA. È una sera come tante, quella del 9 settembre, per Martina Beggi. Una sera tranquilla da trascorrere in casa, condivisa dalla giovane 27enne con il compagno di vita e di lavoro Lorenzo.
All’improvviso però Martina accusa un forte dolore alla testa: da lì a poco perde conoscenza ed è in preda a una crisi epilettica. Lorenzo comprende subito la gravità della situazione: allerta il 118, segue le indicazioni per il primo soccorso mentre sul posto arriva un’ambulanza della Croce Bianca di Querceta. La corsa all’ospedale Versilia è solo una prima tappa. La diagnosi è infatti devastante: aneurisma cerebrale.
Non c’è’ tempo da perdere: Martina viene trasportata all’ospedale di Livorno per un intervento chirurgico d’urgenza. Le speranze di salvarla sono poche vista la gravità della situazione. Tre giorni fa Martina Beggi ha invece varcato, sorridente, la soglia di casa: sta bene, il decorso procede al meglio ed è tornata pienamente alla vita. «Abbiamo deciso di rendere pubblica la storia che riguarda Martina – le parole dei familiari – perché ci sembra doveroso mettere in evidenza l’operato, altamente professionale ed efficiente , dei medici e delle strutture ospedaliere che l’hanno seguita in queste settimane. Spesso si sente parlare di malasanità, di gestione superficiale e di un’empatia assente da parte dei sanitari: noi invece vogliamo sottolineare il comportamento e l’approccio meraviglioso avuto dai medici. Che non smetteremo mai di ringraziare per quanto hanno fatto».
«Martina al Versilia è stata immediatamente presa in carico dalla dottoressa Mariangela Mazzillo in servizio al pronto soccorso coordinato dal dottor Giuseppe Pepe mentre a Livorno è stata operata dal neurochirurgo Roberto Arpesani, il quale, con l'équipe che lo ha assistito, ha salvato la vita alla nostra Martina. Sono stati giorni, difficili, intensi, durante i quali la famiglia di Lorenzo – il racconto di mamma Lucia, della sorella Celeste e della zia Marta – si è stretta a noi vivendo minuto per minuto il dramma che si stava verificando. Martina adesso è tornata a casa, è fra i suoi affetti. Ma soprattutto e questo è quello che conta, sta bene. Ringraziamo di cuore ancora una volta in primis Lorenzo, la Croce Bianca di Querceta, lo staff medico del Versilia e, in particolare modo, di Livorno, per l'efficienza, la tempestività e l’ umanità dimostrata».
«Martina è un caso di buona sanità che va evidenziato in un momento in cui spesso, come da premessa, si perde la fiducia nei confronti di chi è chiamato a curarci, ad assisterci, a non lasciarci soli nel momento della disperazione. Noi non siamo mai stati lasciati soli e oggi possiamo finalmente dire che Martina è tornata alla sua vita».