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Estate 2025 a Forte dei Marmi, in cosa si spera per un buon agosto. Paolo Corchia: «Ma c’è un dato drammatico»

di Angelo Petri

	Il litorale di Forte dei Marmi
Il litorale di Forte dei Marmi

Il presidente degli hotel è preoccupato: «Un finale di stagione ancora da decifrare». E anticipa: «Le presenze? Sono in crisi»

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FORTE DEI MARMI. «Siamo speranzosi che il meteo non rovinerà le aspettative per una fine d’agosto dove si potrebbero ancora giocare molte carte, turisticamente parlando». A guardare all’ultimo scampolo d’estate è Paolo Corchia presidente degli albergatori di Forte dei Marmi ed esponente nazionale della categoria.

La speranza

«Ferragosto è andato bene, si è rivisto qualche italiano, anche se valgono le considerazioni di sempre di una preponderante presenza straniera legata al turismo di fascia più alta. Le prospettive per fine mese invece non sono esaltanti, ma se la perturbazione in arrivo non significherà una rottura clamorosa delle condizioni meteorologiche potremmo ancora rivedere qualche italiano di ritorno dalle vacanze all’estero. Per settembre poi – conclude Corchia – le prenotazioni sono in linea con le aspettative, mentre per il resto del mese bisognerà vedere che piega prenderà il tempo».

Corchia da anni osserva i movimenti turistici da un osservatorio privilegiato, sia locale che nazionale: come vede la polemica del momento e cioè il legame tra aumenti dei prezzi e minori presenze? In questi giorni il presidente di Assobalneari Fabrizio Licordari ha puntato l’indice sul potere di acquisto degli italiani che è crollato e vede le categorie turistiche, balneari in primis, come una sorta di capro espiatorio della crisi dei consumi in atto…

Il dato

«Credo che la questione sia complessa, – riprende Corchia – certo è che la crisi di presenze o meglio le minori presenze possano senz’altro avere tra le cause i prezzi, ma bisogna anche tener da conto che ci sono ormai molte mete turistiche nuove, molteplici offerte in Europa che gli italiani stanno scoprendo. Noi vediamo il tutto da una zona dove le frequentazioni sono sempre state alte, ma oggi il richiamo di località internazionali più economiche può senz’altro spingere a fare altre scelte. Il dato comunque drammatico – conclude il presidente degli albergatori del Forte – è che il 50% degli italiani non ha potuto fare le ferie, e che abbiamo ormai gli stipendi più bassi d’Europa. Se non agiremo fiscalmente a livello governativo su questi meccanismi, sempre più ampie fasce di persone resteranno aliene alle ferie e alla località turistiche, quelle stesse fasce che qui al Forte non vengono per tante ragioni già da un pezzo, ma che ormai stanno abbandonando molte altre località turistiche che stanno sperimentando sulla propria pelle questa minore capacità di spendere per le vacanze che quindi vengono contratte se non tagliate del tutto»

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