Il Tirreno

Versilia

Il racconto

«Riportiamo l’ordine», a Viareggio il blitz notturno delle ronde alla stazione con caschi e bastoni – «Erano tutti vestiti di nero»

di Roy Lepore e Luca Pardini

	A sinistra l'intervento delle forze dell'ordine
A sinistra l'intervento delle forze dell'ordine

Nella serata di lunedì 4 agosto un gruppo di ragazzi si è radunato in piazza Dante: all’arrivo della polizia di loro nessuna traccia

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VIAREGGIO. Nella tarda serata di lunedì 4 agosto, intorno alle 22, un gruppo di circa venti ragazzi vestiti con abiti scuri e con i volti coperti da caschi e cappucci di giubbotti o felpe, armati di bastoni, bottiglie di vetro e altri oggetti potenzialmente utilizzabili come armi improvvisate, si è radunato di fronte alla stazione di Viareggio, in piazza Dante. Un assembramento di certo preoccupante tanto che non è mancato chi, trovandosi nei paraggi e comprendendo quanto la scena fosse allarmante, non ha esitato a chiamare la polizia. Ma all’arrivo delle forze dell’ordine (alle pattuglie della polizia di Stato si sono affiancati anche i carabinieri) i soggetti si erano già dileguati in direzione del mare, imboccando via Mazzini.

Cosa è successo

Il motivo della loro presenza in quella zona sarebbe stata – stando ad alcune testimonianze in merito alle loro affermazioni – per «colpire i responsabili di reati e per ristabilire l'ordine e la sicurezza in città». Non ci sarebbero stati però contatti con nessuno, quindi in questo caso non risulterebbero feriti; come pure non sono stati segnalati danni agli esercizi commerciali della zona o alle auto parcheggiate. Di certo non è mancata la sorpresa e allo stesso tempo anche la preoccupazione per quello che sarebbe potuto accadere se avessero incontrato qualcuno dei loro “obiettivi”. Un modo questo per cercare di farsi giustizia da soli, dopo il ripetersi di episodi di microcriminalità che quasi ogni giorno avvengono in città e nella frazione di Torre del Lago (tanto che qui i cittadini si sono mobilitati con due manifestazioni per la sicurezza, annunciandone una terza giovedì pomeriggio).

La testimonianza

«Noi, come di consueto, eravamo qui fermi davanti alla stazione ad aspettare qualche chiamata – raccontano alcuni tassisti che, vista la delicatezza della situazione, preferiscono rimanere anonimi – a un certo punto ci siamo accorti che dall’altra parte della strada si erano radunati, più o meno, una ventina di ragazzi, tutti vestiti di nero e con in testa il casco integrale o cappucci». Uno scenario che ha fatto pensare subito al peggio e che naturalmente ha messo in allarme chi si trovava nei dintorni della piazza. Un’unità dei vigili del fuoco, passando in piazza Dante e notando il gruppo sospetto, ha ritenuto quindi opportuno avvertire le forze dell’ordine. «L’intervento della polizia è stato tempestivo – continuano i tassisti – ma non appena i ragazzi hanno visto le luci blu e sentite le sirene, si sono dileguati dalla piazza spostandosi verso mare per lo più da via Mazzini, qualcuno anche da via XX settembre».

Cosa dice la questura

La questura di Lucca, contattata dal Tirreno, non conferma però un quadro così preoccupante. Fonti della polizia di Stato sottolineano solo che un gruppo «di una decina di ragazzini, di cui uno con volto coperto da un casco» è stato notato da un’unità di vigili del fuoco nei pressi della stazione. Gli agenti però, una volta giunte sul posto, non avrebbero notato alcun assembramento e i filmati delle videocamere di sorveglianza avrebbero confermato solo la presenza di un gruppo esiguo di ragazzini diretti poi verso il mare. Per la questura, quindi, non sussiste alcun caso. Eppure, nel corso della nottata, non sono passati inosservati neppure i posti di blocco presenti, per controlli, alla base del vicino cavalcavia (lato Migliarina). 

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