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Forte dei Marmi, i balneari sui party oltre le boe: «Snatura il nostro turismo». Ma la priorità è un'altra

di Angelo Petri

	Un party oltre le boe a Forte
Un party oltre le boe a Forte

La festa in programma il 9 agosto già divide chi vive e lavora a Forte. Roberto Santini, icona con il Bagno Piero: «Se simili iniziative prendessero piede sarebbe la fine di un modello». Ma soprattutto si chiede chiarezza sulle regole

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FORTE DEI MARMI. Feste, fortissimamente feste nei bagni fortemarmini, che da qui a fine mese si giocheranno la partita più importante della stagione. «La situazione è però diventata problematica, e come associazione che riunisce i balneari cittadini – spiega Stefano Giannotti, presidente dell’Unione proprietari bagni – abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di ridiscutere a fine stagione tutte le regole che sovrintendono al settore, per creare norme condivise che vadano incontro alle esigenze del Comune e degli imprenditori. La nostra è una proposta ragionevole che vuol tutelare il futuro di tutti e fin dall’inizio della prossima stagione. Se poi ci sarà qualcuno che non rispetterà le regole, se ne farà carico».

Se le feste sull’arenile sono però all’ordine del giorno la vera novità di quest’anno, manco a dirlo, sono i boat party, il prossimo dei quali andrà in scena in mare davanti al pontile nel pomeriggio di sabato. Che giudizio ne danno i balneari? «Personalmente – continua Giannotti – credo che non siano cosa da Forte dei Marmi, ma si avvicinino di più ai gusti di Ibiza. Va comunque aggiunto che la collocazione al largo del pontile fa sì che più ci si allontana, meno la musica diventi impegnativa. Si tratta comunque di una novità che capita a pennello durante una stagione difficile per il calo dei turisti, per il caos che il settore cene sembra aver introdotto, e anche perché è non si è fatto il Progetto Sicurezza. Quindi più che normale che il settore abbia risentito di tanti fattori esterni. Confidiamo però – termina Giannotti – che le autorità riescano a gestire anche questi boat party. So che lunedì ci sarà un vertice con la capitaneria per vedere se sia possibile prendere decisioni per tutta la costa e per limitare queste feste in mare almeno oltre i 500 metri, cioè 200 metri oltre la linea delle boe».

Ma i villeggianti sotto gli ombrelloni hanno gradito o no? «La mia clientela, ad esempio, non ha gradito affatto il precedente party in mare – rivela un altro balneare, Luigi Bianchi del bagno Umberto – però se devo essere sincero mi pare la naturale deriva della piega che ha preso questo paese che tende a essere sempre più un paese “instagrammabile” e sempre meno il buen retiro della classe media italiana. La naturale conseguenza non è più lo sci nautico dietro a un Riva, ma un boat party con musica e animazione a gogò come accade del resto ormai anche sulla spiaggia».

«Il nuovo fa sempre scalpore – aggiunge Giovanni Da Prato del bagno Milano – credo però che non sia cosa per il Forte, poiché in molti sulla spiaggia non hanno gradito. Però se funziona e fosse fatto con il dovuto rispetto anche per chi non vuole ascoltare forzatamente musica da sotto l’ombrellone, se ne può parlare». C’è anche chi è contrario «come sono contrario a tutte le iniziative che snaturano la nostra spiaggia – dichiara Roberto Santini, icona con il Bagno Piero della balneazione vip cittadina – la mia famiglia è stata rivoluzionaria per Forte, realizzando la prima piscina sulla spiaggia, quindi non sono un conservatore nel senso peggiore del termine e non voglio difendere una posizione di rendita che anzi osteggio in tutti i modi. Figurarci se non siamo aperti ai cambiamenti. Ma questi devono essere concordati e gestiti, soprattutto dovrebbe essere chiara la rotta che vogliamo seguire, se simili iniziative prendessero piede sarebbe la fine di un modello: non è detto che questo sia un male ma per me lo sarebbe».

Tuttavia non tutti vedono con occhi contrari questo evento «interessante e innovativo» come sostengono in diversi. Svolto soprattutto in ore diurne, quindi con un coefficiente di rischio limitato al solo mare e con il patrocinio di tutti quei genitori che aspettano ansiosi il rientro dei propri figli dagli eventi notturni. «Speriamo rivolto sia ai giovani che ai meno giovani anche di altre aree limitrofe – commenta qualcuno – la butto lì: e se si organizzasse un “patino party”? Confidiamo nelle autorità e che il Forte possa aggiungere qualcosa di "normale" alla sua offerta turistica di lusso». 

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