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Viareggio, rinasce la libreria La Vela: ecco come diventerà

di Claudio Vecoli
Viareggio, rinasce la libreria La Vela: ecco come diventerà

A far risorgere la storica insegna tre giovani viareggini

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VIAREGGIO. La libreria La Vela, uno dei luoghi del cuore dei viareggini, tornerà presto a rivivere. Dopo alcuni (troppi) anni di chiusura, quello che era diventato un punto di riferimento culturale di Viareggio e di tutta la Versilia riaprirà finalmente al pubblico nella sua storica sede di via Garibaldi. Merito di un gruppo di tre giovani viareggini (di nascita o di adozione) che – reduci da una esperienza lavorativa come dipendenti in una libreria di Lucca – hanno deciso di rimboccarsi le maniche, mettersi in proprio e far tornare alla luce un’insegna che per Viareggio è molto più di una semplice libreria.

I lavori all’interno del fondo sono iniziati già da qualche giorno. Ma più di come saranno ristrutturati e ridistribuiti gli interni è interessante capire come sarà la “nuova” Vela. E a spiegarlo è Stefan Ostling – uno dei tre giovani soci insieme a Filippo Francesconi e Natale Surace – che della storica libreria La Vela è stato giovane cliente e frequentatore. «Il nostro obiettivo – spiega Ostling, svedese di origini ma ormai viareggino di acquisizione – è quello di non snaturare l’anima della vecchia libreria, ma al tempo stesso trasformarla in qualcosa di più, adattandola ai tempi. I libri resteranno di conseguenza l’ingrediente centrale del locale, ma intorno ai libri vogliamo creare un vero e proprio luogo di ritrovo culturale che diventi un punto di riferimento per la città».

Se, dunque, qui si continueranno a trovare i titoli dei romanzi o dei saggi appena usciti o il grande classico della letteratura italiana o internazionale, intorno alla libreria ruoterà anche una serie di altre iniziative che avrà come minimo comun denominatore quello della cultura. «Stiamo lavorando intorno a molte idee – prosegue Ostling – e non vorremmo ancora svelare tutto quello che bolle in pentola, ma all’interno della libreria è nostra intenzione ospitare anche musica dal vivo, piccole esposizioni d’arte, rassegne di cinema e di teatro. Insomma, vorremmo che la libreria diventasse un centro di aggregazione aperto alle esperienze più diverse e non tutte legate esclusivamente al libro».

Il libro, come detto, la farà comunque da padrone. E, naturalmente, saranno programmati incontri letterari e presentazioni di libri. In più uno spazio della libreria sarà riservato (altra caratteristica della “vecchia” Vela) all’editoria locale, spesso sacrificata sugli scaffali delle altre librerie cittadine.

Da un punto di vista degli spazi, la nuova libreria si svilupperà ancora su due piani. Ma a differenza del passato – per rendere maggiormente sostenibile anche da un punto di vista economico l’attività – ci sarà uno spazio-bar. «Ma non trasformeremo la libreria in un caffè letterario», sottolinea ancora Ostling. Così come lo spazio non diventerà un circolo Arci, Uisp o Acsi. «Per entrare non ci sarà bisogno di tessere: l’ingresso resterà aperto a tutti», precisa.

Ancora da definire con certezza, invece, i tempi della possibile apertura. I lavori, come detto, sono iniziati da alcuni giorni, ma fra ristrutturazione e allestimento degli interni, una vera e propria data di inaugurazione ancora non c’è. «Contiamo di poter aprire verso la fine dell’estate. Ma al momento è solo un auspicio».

Che sia estate o autunno, la riapertura de La Vela sembra ormai una certezza. E questo è quello che più conta.

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