Viareggio, Codecasa e la festa per i 200 anni del cantiere: la serata di gala a Villa Ariston e gli auguri dei clienti vip
Dress code elegante per i circa 150 invitati all’evento a Lido di Camaiore. Il patron Fulvio: «Facciamo poche barche, due all’anno: ma devono essere perfette». I video messaggi di Piersilvio Berlusconi, Carlo De Benedetti e Giorgio Armani
VIAREGGIO. Eleganza, sobrietà e il legame più forte che lega la famiglia Codecasa, nome storico della cantieristica viareggina e mondiale: l’amore reciproco e per il proprio lavoro, quello che rende naturale ai più giovani della sesta generazione di «passare dal cantiere anche il sabato e la domenica, quando invece dovrebbero essere di festa», come afferma il nonno, il patron Fulvio. Sono stati questi i tratti distintivi di una memorabile serata di gala, quella che la famiglia Codecasa ha organizzato – sabato 24 maggio – all’Hotel Villa Ariston a Lido di Camaiore, per festeggiare i duecento anni di attività del cantiere, fondato nel 1825 da Giovan Battista Codecasa, padre di Ugo e nonno di Fulvio.
Dress code elegante per gli invitati (circa centocinquanta), apparecchiatura dei tavoli idealmente profumata di mare, grazie alle tovaglie blu e alla greca blu-dorata dei sottopiatti. Musica del sax in sottofondo, cibo raffinato. Tutto estremamente gradevole, cornice di un’occasione molto speciale, in cui la storia di una famiglia, di una città – Viareggio – e di tante persone che hanno lavorato nel cantiere si intreccia a doppio filo. Perché, come ribadiscono nel filmato tutti i componenti della famiglia Codecasa, il motore che muove le loro giornate è la passione per il proprio lavoro, nel quale ogni giorno si impegnano seguendo i principi trasmessi dallo stesso patron Fulvio.
Sei generazioni, cinque siti produttivi per 45.523 metri quadrati di estensione; cinquanta dipendenti diretti, oltre a diverse ditte esterne che lavorano pressoché in esclusiva per i cantieri Codecasa: duecento anni di lavoro hanno portato fin qua. Il patron Fulvio, la figlia Fulvia con il marito Ennio Buonomo; Fabio Lofrese, marito di Elena Codecasa, oggi non attiva in azienda ma presente nel cda; Matteo, Niccolò e Chiara Buonuomo, figli di Fulvia ed Ennio: questa invece la formazione della squadra dei Codecasa.
«Facciamo poche barche, due l’anno: ma devono essere perfette», esordisce patron Fulvio nel filmato celebrativo dei duecento anni realizzato da Giovanni De Stefano; nel raccontare la storia della sua azienda si sofferma sull’adorata moglie Maria Carla, purtroppo scomparsa: «una donna eccezionale». «Da noi il cliente si trova in famiglia», sottolinea Fulvia. «Fulvio, oltre che capo, è il nostro cliente più esigente», le parole di Buonuomo.
Un racconto per immagini e parole che disegna una storia unica di famiglia e lavoro, alla quale, durante la festa di gala, sono arrivati in video gli auguri dei clienti vip più cari, oltre che molto famosi. Come Piersilvio Berlusconi, presidente di Mediaset («ho fatto buona parte della mia infanzia crescendo su una barca Codecasa, nata come Explorer e poi diventata privata. Da lì è nato il mio amore per il mare...», e come l’industriale Carlo De Benedetti («In un mondo basato sulla neutralità dei rapporti umani, fa piacere vedere come è sopravvissuto nei secoli il savoir-fair, l’unicità, la famigliarità fra armatore e cantiere che fa di Codecasa un’eccezione positiva). Giorgio Armani: «Non mi sorprende che i cantieri Codecasa festeggino duecento anni di attività; l’attenzione e la cura che li contraddistinguono sono esemplari. Lavorare con loro è stato come costruire su misura un abito di alta moda». E poi, tra gli altri, il saluto del senatore Marcello Pera, amico di Fulvio Codecasa, al quale rivolge un pensiero: «Ci conosciamo ormai da molti anni, ti ho ammirato, seguito, sono sempre stato orgoglioso dei tuoi risultati, ho goduto della tua amicizia e delle nostre conversazioni... anche delle poche parole perché le amicizie vere non hanno bisogno di grandi e lunghe parole. Fulvio carissimo, capitano, avanti tutta». E non ultime le parole del sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro: «Un plauso alla famiglia Codecasa per questo traguardo straordinario. Fulvio Codecasa, simbolo di una tradizione che rende onore a Viareggio e alla nautica italiana. Auguri di cuore».
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