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Viareggio, ragazzini multati sull’autobus. I genitori: «Punizione esagerata e vi diciamo perché»

di Donatella Francesconi
Viareggio, ragazzini multati sull’autobus. I genitori: «Punizione esagerata e vi diciamo perché»

Era la loro prima volta da soli, non sapevano di dover timbrare i biglietti

09 luglio 2024
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VIAREGGIO. Hanno 12-13 anni, sono giovanissimi atleti e atlete del nuoto, si allenano alla piscina di Camaiore perché a Viareggio da tempo manca l’impianto natatorio, e qualche giorno fa hanno utilizzato un autobus da soli per fare rientro a Viareggio. Muniti di biglietto che non hanno obliterato una volta a bordo del mezzo della linea extraurbana E2 di Autolinee Toscane. Finendo per ricevere una multa da 60 euro ciascuna dai verificatori di un’azienda esterna alla quale Autolinee ha appaltato il servizio.

«Nessuno di noi genitori aveva spiegato ai ragazzi che il biglietto va timbrato, ed è stata una dimenticanza nostra», spiega al Tirreno uno dei genitori: «Ma i nostri figli ci hanno anche telefonato dal bus e abbiamo parlato con la verificatrice, spiegando che non vi era intenzione alcuna di non obliterare i biglietti. Ma che, semplicemente, i ragazzini erano alla prima esperienza su un autobus da soli».

Nella segnalazione che i genitori hanno inviato ad Autolinee Toscana per ricostruire l’accaduto e protestare per l’azione punitiva e non educativa nei confronti dei loro figli, la vicenda è così riassunta: «Non appena saliti, la verificatrice (alla protesta è stata allegato il numero di matricola, ndr) ha chiesto loro di esibire il ticket. Immediatamente, ha detto ai minori che i biglietti non erano obliterati. I ragazzi hanno chiesto che cosa significasse “obliterare” e la signora ha risposto che dovevano essere vidimati. È evidente che i ragazzi fossero in buona fede. Nonostante ciò, la verificatrice ha immediatamente sanzionato ciascuno dei minori, chiedendo anche l’aiuto di un collega».

A quel punto i ragazzi, spaventati, «hanno contattato senza esitare i genitori» e c’è anche chi è scoppiato in lacrime. «La verificatrice è stata irremovibile e poco empatica», continua il racconto, «nonostante il rispetto e l’educazione dimostrata dai ragazzi nei suoi confronti e dalla stessa riconosciuto ai genitori».

Così le famiglie di questi ragazzini si troveranno costrette a pagare 60 euro entro 15 giorni (o addirittura 120 se il pagamento è successivo) .

«La cosa che sconvolge le famiglie e i ragazzi stessi», così la segnalazione della vicenda inviata al Tirreno, «è con quanta facilità siano stati sanzionati dei minori corretti ed educati, mentre tutti i giorni leggiamo gravi episodi di delinquenza e violenza che spesso risultano impuniti. Vogliamo educare i ragazzi a comportamenti corretti punendo chi si comporta in modo rispettoso senza ledere nessuno e alzare le mani di fronte a situazioni di vero e proprio crimine?».

Interpellata dal Tirreno, Autolinee ha ricordato come siano disponibili sul sito dell’azienda i moduli per il reclamo. In realtà, l’azienda del trasporto regionale toscano su gomma ha già risposto alla segnalazione dei genitori dei sette ragazzi: «Per quanto concerne il comportamento dell’agente accertatore», si legge nella email di risposta, «specifichiamo che l’azienda incaricata, che effettua le verifiche sui titoli di viaggio per conto di Autolinee Toscane, ha cura da sempre di predisporre accurati piani e percorso formativi con rifermento anche agli agenti accertatori al fine di selezionare esclusivamente persone in linea con il ruolo e per l’effetto. Onde scongiurare qualsivoglia condotta inappropriata nei riguardi dell’utenza». 

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