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Viareggio, rabbia e dolore per l’addio a Dario:«Ingiusto morire in questo modo»

Roy Lepore
Viareggio, rabbia e dolore per l’addio a Dario:«Ingiusto morire in questo modo»

Erano tantissimi in chiesa per l’ultimo saluto al cinquantacinquenne scomparso giovedì 28 luglio in un tragico incidente contro un cinghiale sul viale dei Tigli

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Viareggio Erano tantissimi ieri pomeriggio nella chiesa si Sant’Ermete a Forte dei Marmi a salutare per l’ultima volta Dario Volpe, 55 anni scomparso giovedì sera in seguito a un tragico e assurdo incidente stradale sul viale dei Tigli. Una carambola maledetta prima su un cinghiale e poi contro un albero mentre era a bordo della Smart sulla quale viaggiava.

Un impatto talmente violento che gli è costata la vita lasciando del dolore più profondo i suoi cari, a cominciare dai figli, e i tanti amici e colleghi di lavoro della Toscopesce che non vedendolo arrivare al lavoro venerdì mattina sono andati a casa a cercarlo per poi fare purtroppo la tragica scoperta di quanto avvenuto.

Ieri pomeriggio erano tutti lì, tanti sono stati inoltre i messaggi di affetto e cordoglio che sono stati indirizzati verso i familiari. «Non vederti per anni e poi leggere questa triste notizia, condoglianze alla famiglia, un abbraccio Lavinia», scrive Marta Galeotti. «Che strazio perdere un caro così per la non curanza dell’ambiente, vicino alla famiglia», aggiunge Morena Boni. È ancora più incisiva nel suo commento Pala Zanetti: «Perdere la vita per un animale selvatico neanche fossimo nella savana o nella foresta tropicale. I cinghiali vanno tenuti lontano dai luoghi di transito, assurdo che possono scorrazzare indisturbati e non si dica che ci sono i cartelli che avvisano perché sarebbe un’ulteriore offesa a quella povera vittima. E non parlo del cinghiale, scusate lo sfogo, ma ho letto di tutto, condoglianze alla famiglia».

C’è anche chi tira in ballo gli ambientalisti, Lucia Rossi «Se ne tocchi uno ti mettono alla gogna». Anche per Elisabetta Pignatello è «assurdo perdere una persona amata in questo modo», scrive aggiungendo le condoglianze alla famiglia.

«Ciao Dario riposa in pace condoglianze alla famiglia, un abbraccio alla Lavinia», Vincenzo Russo. «1966-1964 altro esempio di anni Sessamya non ce n’è per nessuno, povero Dario”, ricorda l’amico Paolo Baroni.

Il signor Massimo Bergamasco chiama in causa anche il Comune di Viareggio che però non ha competenze: «Mi dispiace, ma il vostro Comune cosa fa per questa grande emergenza?». Carmela Di Salvia scrive, «purtroppo siamo nei tempi in cui si rispettano e difendono gli animali, ma si lasciano morire ingiustamente le persone. È questo che vuole Dio?» Per Isabella Nicolini «se il Parco e la Pineta fossero tenuti correttamente queste cose non succederebbero. Io non faccio mai quella strada, perché è pericolosa e andrebbe chiusa al traffico. Non si può pensare di fare transitare mezzi dentro un parco. E comunque è stato Dio a creare sia gli uomini, che gli animali senza distinzioni dovrebbero saperlo. Ciò non toglie che purtroppo è morto un giovane padre di famiglia a causa di una cattiva gestione della situazione«.

Anche Loris Biavati dopo le condoglianze domanda: «Ma perché lasciano girare per le strade in paesi, nelle città, questi animali e non fanno un’ordinanza di abbattere almeno una parte». E c’è chi come Girolamo Lucchesi sostiene che «a questo punto sarebbe meglio vietare la circolazione sul viale dei Tigli per evitare il ripetersi di tragedie come questa».l
 

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