Il Tirreno

Versilia

L’addio a Luigi Mugnani, si è spento lo storico barman innamorato di Viareggio

Valentina Landucci
L’addio a Luigi Mugnani, si è spento lo storico barman innamorato di Viareggio

Lucchese di origini, qui ha lavorato e vissuto per 50 anni. Arrivò in Versilia nel 1971, da giovane aveva fatto lo scalpellino a Matraia

30 dicembre 2021
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TORRE DEL LAGO. Un lucchese innamorato di Viareggio. E dei viareggini. Dei quali, fino all’ultimo, ha sempre detto di non comprendere la loro incapacità di apprezzare le qualità della loro città, la bellezza del loro territorio, la forza di un carattere aperto, libero e forse, anche per questo un po’ fragile. A Viareggio fino all’ultimo Luigi Mugnani, storico barman scomparso martedì in ospedale all’età di 85 anni, ha detto grazie. Per averlo accolto, aver trasformato la sua vita da scalpellino di Matraia in una avventura tra i profumi, i colori e la cultura di Viareggio e Torre del Lago dove ha lavorato e vissuto per 50 anni.

In città era arrivato nel 1971. Una scelta di vita legata alla salute di una dei suoi quattro figli, tre femmine e un maschio. La secondogenita per stare bene aveva bisogno dell’aria di mare e Viareggio, dove la famiglia era già proprietaria del bar Mori e del bar Goldoni, fu la scelta più naturale. «Per 10 anni ha lavorato al Goldoni – racconta il figlio, Giovanni Mugnani – e lì è cominciato il suo amore per Viareggio e i viareggini. Ci diceva spesso: ma possibile che io che vengo da Lucca ami questa città più di tanti viareggini?». Un amore trasmesso a tutti e quattro i figli, rimasti a vivere e lavorare in città.

Dopo il Goldoni sono arrivati gli anni del bar Firenze e l’incontro con un altro pezzo di città, quello della Viareggio più carnevalara e creativa. La sua carriera si è conclusa poi alla pasticceria Pinelli, a Lucca. Poi la pensione, dal 2001, e il meritato riposo tra le sue Matraia, Viareggio e Torre del Lago e, fortunatamente solo recentemente, la malattia legata anche ai trascorsi da lavoratore in cava. Un mestiere lasciato presto, per sua fortuna, come raccontava ai figli, ricordando colleghi deceduto molto prima di lui: «Anche per questo ringraziava Viareggio – prosegue l’architetto Mugnani – Una città, diceva, aperta, che non giudica. Per questo l’amava così tanto».

Luigi Mugnani lascia la moglie Giovanna, i figli Miriam, Graziella, Giovanni e Chiara, i nipoti Simone, Gloria e Serena e il bisnipote Claudio. I funerali si terranno oggi alle 15 nella chiesa di San Giuseppe a Torre del Lago.

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