Il Tirreno

Versilia

la replica 

Del Dotto: «Lavoriamo perché i rinforzi diventino strutturali»

Cesare Bonifazi

31 agosto 2021
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Camaiore. Dall’amministrazione comunale di Camaiore si ribadisce anzi come la questione della sicurezza nella Passeggiata, soprattutto d’estate sia centrale. E si parte dal caso di cronaca: ovvero dai furti e dai vandalismi dell’ultimo fine settimana per arrivare ai tafferugli che sono invece episodi dell’estate. «Rispetto alla questione della sicurezza dei mercatini, l’amministrazione ha una capacità d’azione limitata perché nel bando fatto è compresa anche la questione della vigilanza - spiega il sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto - Con un confronto recente con le categorie è venuta fuori l’esigenza di rivedere la modalità in cui questi mercatini vengono svolti: magari abbandonando la formula generalista e buttandosi sulla categorizzazione e la specificità. Proprio nell’ambito di questa discussione, possiamo far entrare anche un discorso più ampio sulla riforma del sistema di sorveglianza. È tema che ovviamente dovremo discutere nei prossimi mesi, prima di rifare il nuovo bando».

E sulla questione della sicurezza in generale proprio il primo cittadino ha scritto qualche settimana fa, insieme al sindaco di Cesenatico affinché Roma prenda in considerazione il problema delle località balneari in estate: «Abbiamo avuto forti problemi di movida all'inizio dell'estate (questione tra l'altro non solo lidese ma versiliese in generale), problemi che poi si sono parzialmente risolti con l'arrivo e il potenziamento dei controlli sul territorio, che nell’ultimo mese hanno lavorato molto in chiave preventiva, sventando episodi violenti - continua - Come abbiamo detto insieme al sindaco di Cesenatico, questa azione è bene che venga programmata per tempo e diventi strutturale, con numeri di contingenti adeguati, per evitare che ogni anno le località costiere si ritrovino con il medesimo copione che si ripete».

E chi è stato sul campo questa estate a prevenire gli episodi di malamovida conosce bene la situazione: «L’identikit della persona che causa questo tipo di problemi è solitamente il ragazzino, da solo o insieme agli amici - spiega il comandante della Municipale Claudio Barsuglia - si tratta per lo più di adolescenti tra i 13 e i 17 anni, per lo più del posto: non solo del Comune ma anche delle cittadine circostanti. Si riuniscono qui perché è un luogo centrale della Versilia. La zona del pontile è quella preferita. Parlando con i ragazzi è venuto fuori che vengono qui per bere, sia portandosi l’alcol da casa che sfruttando quegli esercenti che violano le regole. Il problema è generalizzato a tutta la fascia d’età ed è riferibile principalmente a una questione di educazione familiare: ci sono ragazzi ubriachi alle sei del mattino e noi non possiamo sostituirci ai genitori che invece hanno il compito di mettere un freno».

Cesare Bonifazi

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