Il Tirreno

Versilia

Zenzero all’attacco Altri sette ristoranti fuorilegge in centro

Zenzero all’attacco Altri sette ristoranti fuorilegge in centro

Il locale chiuso perchè senza canne fumarie. E allora i titolari hanno presentato un esposto: l’Asl al lavoro

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di Luca Basile

PIETRASANTA

Guerra fra ristoratori all’ombra del centro storico e adesso siamo al “si salvi chi può”.

  Dunque accade che dalle parti di Cenatown, dove mangiare  lungo viuzze e piazze  non è solo cosa gradevole, ma fa anche  tanto tendenza, e' tempo di esposti incrociati e di attività culinarie a rischio chiusura per strutture dichiarate  non a norma.

Tutto si innesca con l'ordinanza comunale che ha portato nelle scorse settimane  allo stop, transitorio, di ogni attività de Lo Zenzero, ristorante con vista su via Garibaldi.

Nel mirino una canna fumaria i cui vapori  sarebbero finiti,  giorno dopo giorno, sulle abitazioni adiacenti.  Quanto meno  questa è la ricostruzione denunciata da due residenti di zona - ex amministratori comunali  dal colore politico agli antipodi, ndr -: esposto   che, dopo lungo iter e' appunto sfociato nella decisione del Comune di chiudere Lo Zenzero, che, alla luce degli accertamenti, poteva solamente proporre pietanze fredde e precotte. Ordinanza contestata dalla proprietà del locale con quello che ne consegue in termini di ricorsi e quant'altro. 

Fra l’altro lo Zenzero aveva aperto praticamente da pochi mesi in centro, dopo avere operato per tanti anni in una località decentrata rispetto all’ambito centro storico pietrasantino.

Ma a quanto pare il nodo delle canne fumarie  ‘ incriminate’ non e' prerogativa del solo Zenzero i cui titolari hanno   così deciso di presentare a loro volta un doppio esposto, indirizzato ad Asl Versilia e uffici comunali, per accertare se  altri 7 ristoranti, sempre con domicilio nel centro storico,  rispondano, o meno, alle normative di legge.

Accertamenti che sono in corso e che potrebbero dare luogo ad ulteriori chiusure  una volta certificata l’inadeguatezza delle canne fumarie. “ La questione è complessa ed è seguita dagli uffici preposti – afferma il sindaco Domenico Lombardi -: ci siamo mossi su esposto del ristoratore  e adesso è compito dei tecnici stabilire se i locali indicati presentano o meno irregolarità. Un fatto è certo: se le norme non vengono rispettate le sanzioni previste sono consequenziali. Staremo a vedere”.

Conferma gli accertamenti in corso l’assessore al commercio Luca Mori.

“ Per legge, di fronte ad un esposto,  si devono eseguire  tutte le verifiche del caso. Ad oggi non è ancora stato preso alcun provvedimento, ma i nostri tecnici e presumo anche quelli dell’Asl, stanno monitorando situazioni e carte. Alla luce di  quanto sta accedendo e di una problematica che ci sembra piuttosto vasta, ritengo doveroso, a tutela di attività e residenti, una riconsiderazione della normativa legata alle canne fumarie presenti nei ristoranti e vicine  alle abitazioni, così come fatto in altre località”.

Per farlo serve però mettere mano sia al regolamento d’igiene che a quello edilizio:  serve quindi tempo e, soprattutto,  si corre il rischio di trovarsi di fronte un muro di prescrizioni. Nel frattempo, però,  alcuni ristoranti rischiano di vedersi abbassare la saracinesca e di essere esclusi, per un periodo variabile, dal grande circo culinario cittadino.

I nomi? Non possiamo farli, ma sono sulla bocca di tutti.

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