Amarcord
Stupro Caivano: Bonelli, 'Meloni spieghi perdita fondi recupero periferie'
30 agosto 2023
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Roma, 30 ago. (Adnkronos) - "Fa bene la presidente Meloni ad andare a Caivano perché i fatti di Caivano richiedono un intervento immediato, per affrontare due ordini di problemi. Il primo riguarda il degrado urbano e la profonda marginalizzazione sociale e culturale che affligge molte delle nostre periferie. Ricordo però alla presidente Meloni che il governo che ha la responsabilità di avviare politiche di recupero di queste aree, ha perso i fondi del Pnrr in aree a forte degrado come Scampia". Lo dichiara ad Agorà su Rai Tre Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato dell'Alleanza Verdi e Sinistra. "Penso, ad esempio -prosegue- ai fondi del Pnrr ai quali il governo ha rinunciato a causa di ritardi nella progettazione: devono essere recuperati in tutte le maniere. Il governo ha deciso di definanziare gli interventi del Pnrr destinati ai Piani urbani integrati: 2,5 miliardi per risanare le periferie più disperate, da Palermo a Napoli passando per Roma, che si aggiungono ai 3,3 miliardi tagliati alla rigenerazione urbana, migliaia di progetti per ridurre l’emarginazione sociale delle zone più difficili d’Italia: nuove strade, piazze ristrutturate e finalmente agibili, ritrovi per ragazzi, biblioteche. Tutto cancellato. Ennesimo caso in cui a fare le spese della revisione del Piano di ripresa e resilienza sono i più fragili, i più poveri, quelli che sui tanti piccoli progetti davvero ci contavano per migliorare la qualità della propria vita". "Il secondo problema di rilevanza urgente – spiega ancora l'esponente dei rossoverdi - riguarda la violenza contro le donne. La politica deve unirsi per affrontare questa questione in modo deciso. Esiste già una legge pronta per essere adottata, e dobbiamo accelerare su questo fronte". "Questo è un tema su cui possiamo e dobbiamo essere bipartisan. Ma il problema va oltre: c'è un grave problema culturale che dobbiamo affrontare con franchezza. Non possiamo tollerare commenti irresponsabili, come quelli che suggeriscono che la vittima sia colpevole in base al proprio abbigliamento. Dobbiamo promuovere un profondo cambiamento culturale e un maggiore rispetto per l'integrità del corpo delle donne. Su questo, dobbiamo lavorare insieme per ottenere il massimo consenso possibile", conclude Bonelli.