La tragedia
Manovra: Turco (M5s), 'spettro svendite di Stato in stile Britannia 2'
30 agosto 2023
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Roma, 30 ago. (Adnkronos) - "Nel tentativo di raggranellare qualche spicciolo, il governo Meloni riesuma senza complimenti uno dei feticci del turboliberismo e dell'austerità, ovvero le privatizzazioni. Dal ministro Tajani abbiamo ascoltato la proposta di vendere porti e società del trasporto pubblico locale. Dal ministro Giorgetti, al di là di qualche distinguo, è venuta la conferma che l'ipotesi privatizzazioni è sul tavolo del governo, con indiscrezioni che vanno da quote Eni a porzioni di Poste, passando per le Ferrovie dello Stato. In definitiva, l'esecutivo dei finti sovranisti si appresta a lanciare una manovra economica che rievoca anche la stagione del 'Britannia', quando negli anni '90 si gettarono le basi per quelle privatizzazioni che si sono rivelate autentiche svendite di Stato, di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze". Lo comunica in una nota il senatore Mario Turco, vicepresidente del Movimento 5 stelle e già sottosegretario alla presidenza del Consiglio durante il governo Conte II. "Si tratta quindi dello spettro di una ‘Britannia 2' - prosegue -. Il tutto mentre gli stessi patrioti della domenica stanno regalando la nascitura società della rete di telecomunicazioni, che sarà scorporata da Tim, al fondo americano Kkr, destinato a detenere il 65% del capitale, con il Mef relegato a un ruolo del tutto marginale, con una partecipazione che potrà al massimo raggiungere il 20% del capitale. E anche la presa su Sparkle, l'attuale controllata Tim che gestisce gli strategici cavi sottomarini, è tutt'altro che scontata. Il Dpcm approvato nel Consiglio dei ministri del 28 agosto, infatti, si limita a dire che verranno fissate le modalità attraverso le quali il Mef potrà rilevare il controllo di Sparkle, anche in un momento successivo. Insomma, nessuna certezza di presidio pubblico su un asset a dir poco strategico e fondamentale per le interconnessioni internazionali". "A tutto questo si aggiungano i pericolosi riflessi occupazionali, con il rischio di migliaia di tagli, che questa operazione può comportare. L'M5S non è e non sarà mai pregiudizialmente contrario a investitori privati ed esteri, ma qui parliamo di un'infrastruttura strategica per tutelare gli interesse nazionali", conclude Turco.