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Il contributo

Bonus scuole paritarie fino a 1.500 euro a studente: come funziona e a chi spetta

di Redazione web

	Un nuovo bonus (foto di repertorio)
Un nuovo bonus (foto di repertorio)

Maurizio Lupi (Noi Moderati): «Così viene riconosciuto concretamente il principio della libertà di scelta delle famiglie»

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Arriva il bonus per le famiglie che scelgono di mandare i propri figli alle scuole paritarie. A spiegare i dettagli è stato ieri, 19 dicembre, Maurizio Lupi, leader di Noi moderati: «Un emendamento di Noi moderati alla manovra 2026, a prima firma della senatrice Maria Stella Gelmini, approvato al Senato ed eroga 20 milioni di euro per l’anno 2026 per il cosiddetto “Buono scuola”».

Nel dettaglio

«Si tratta di un contributo fino a 1.500 euro a studente se iscritto a una scuola paritaria, secondaria di I grado (medie) o al primo biennio di una scuola paritaria di II grado (superiori). Oltre al contributo per le famiglie (c’è un limite Isee di 30mila euro) che iscrivono i figli alle scuole paritarie – che, è bene ricordarlo, fanno parte con le scuole statali dell’unico sistema pubblico di istruzione, cioè sono a tutti gli effetti scuole “pubbliche” – è significativa l’affermazione di principio per cui in una legge di Bilancio dello Stato viene riconosciuto concretamente il principio della libertà di scelta delle famiglie, a cui la nostra Costituzione riconosce il diritto e il dovere dell’educazione dei figli (art. 30)». 

Le cifre

A riconoscere il bonus sarà il ministero dell’Istruzione e del merito. Il voucher fino a 1.500 euro sarò destinato alle famiglie che mandano i propri figli alle scuole paritarie. A prevederlo è appunto il nuovo emendamento alla manovra. 

La misura vale per il 2026 e ne potranno beneficiare i nuclei con reddito Isee non superiore a euro 30mila. Secondo la banca dati del Mim, aggiornata al 31 agosto 2024, gli alunni complessivi che frequentano un istituto paritario in Italia sono 771.909.

A chi è rivolto e come fare

Potranno beneficiarne gli studenti che frequentano una scuola paritaria di secondo grado nel primo ciclo o i primi due anni del secondo ciclo di istruzione, dunque la scuola media e il biennio iniziale delle superiori.

L’importo dell’agevolazione sarà parametrato alla situazione economica delle famiglie, con somme via via ridotte al crescere dell’Isee. La misura sarà sostenuta da un fondo complessivo di 20 milioni di euro per l’anno 2026. 

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