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In Toscana ondata di gelo a Natale? Il “segnale” dal Polo Nord e cosa potrebbe succedere: «Neve e vento gelido possibili»

di Tommaso Silvi

	A sinistra il grafico Nam
A sinistra il grafico Nam

L’analisi del Centro Meteo Toscana sulla base del grafico dell’indice Nam: cos’è e come funziona

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Ancora freddo in Toscana. E all’orizzonte potrebbe concretizzarsi un’importante ondata di gelo. La neve del fine settimana del 21-22 e 23 novembre ormai è un ricordo. Così come le piogge insistenti di lunedì 24 novembre. Nella giornata di mercoledì 26 novembre tornerà la neve a bassa quota. (Qui la previsione completa). C’è però un segnale che arriva dalla stratosfera che indica una tendenza per il futuro. Ma andiamo con ordine. 

Cos’è la stratosfera

Prima di tutto bisogna spiegare cos’è la stratosfera. Si tratta del secondo strato dell'atmosfera terrestre, situato sopra la troposfera e fino a circa 50 chilometri di altitudine. La sua caratteristica principale è l'aumento della temperatura con l'altezza, dovuto al suo ruolo chiave nel contenere lo strato di ozono che assorbe le pericolose radiazioni ultraviolette del sole, proteggendo la vita sulla Terra. 

La neve nel fine settimana

Dopo le prime avvisaglie di fine ottobre, con un’ondata di gelo che ha colpito gli Stati Uniti e successivamente l’Europa, il Centro Meteo Toscana tornano a monitorare i segnali provenienti dalla stratosfera. «Il grafico dell'Indice NAM (qui un articolo del 2024 che spiega cosa è l’indice Nam) che mostra l’andamento nelle ultime settimane (e quindi nel mese di novembre 2025, ndr) fa vedere un primo importante riscaldamento che ha avuto il suo apice a fine ottobre e che dopo una decina di giorni ha apportato un’importante ondata di gelo negli States, seguita dopo altri 5/10 giorni dall’irruzione artica europea che ci ha interessato lo scorso week end». 

Il vortice polare e i nuovi segnali

Secondo l’analisi del Centro Meteo Toscana, il vortice polare è nuovamente sotto pressione. Un nuovo riscaldamento stratosferico potrebbe aprire la strada a un’altra discesa di aria gelida. «In questi giorni (a fine novembre, ndr) sta avvenendo un nuovo forte riscaldamento stratosferico che, stando ai modelli, tra 4/6 giorni apriranno le porte ad una seconda ondata di gelo che andrà a colpire gli Stati Uniti, stavolta più intensa della precedente con un calo termico di circa 15° gradi rispetto alle temperature attuali»

Ripercussioni sull’Europa e sull’Italia

La domanda che si pone il Centro Meteo Toscana è se questa dinamica possa avere effetti anche sul nostro continente. «Possibili ripercussioni anche per l’Europa? Nella seconda decade di dicembre è abbastanza probabile una nuova irruzione artica che potrebbe rivelarsi anche abbastanza intensa, verso il continente europeo». 

Gli scenari possibili

Molto dipenderà dalla traiettoria della massa d’aria fredda. Se dovesse puntare verso la Penisola Iberica, l’Italia potrebbe sperimentare piogge e venti miti di scirocco. Se invece la discesa si concentrasse sul Mediterraneo, le condizioni favorirebbero nevicate anche a quote basse. «Se invece dovesse concretizzarsi verso il Mediterraneo, allora potrebbero verificarsi le condizioni per corpose nevicate anche a quote basse. Se invece la traiettoria dovesse puntare verso l’Est Europa, tutto si potrebbe tradurre con un freddo secco magari accompagnato da venti da nord». 

Focus Toscana

Per la Toscana, il quadro resta aperto: gelate diffuse, possibili nevicate e vento freddo sono scenari da non escludere. La finestra temporale indicata dagli esperti è quella compresa tra il 10 e il 20 dicembre. «Il target da seguire al momento sembra essere quello tra il 10 e il 20 dicembre – conclude il Centro Meteo Toscana –, tuttavia il fatto che ci sia la possibilità concreta per un’altra potente discesa di aria fredda verso l’Europa, è già un ottimo punto di partenza per il mese di dicembre».

Primo piano
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