Meteo in Toscana, e se l’inverno fosse già finito? L’indice Nam e il valore che “respinge” il freddo
C’è un indicatore che i meteorologi consultano per capire l’andamento della stagione invernale: cos’è e come funziona il parametro che misura la salute del vortice polare
E se l’inverno fosse già finito? Dopo le nevicate che hanno riguardato la Toscana nel fine settimana del 7-8 dicembre, sale l’attesa per il prossimo episodio tipicamente invernale. Ma per capire se l’inverno prenderà davvero il via in Italia – e quindi anche in Toscana – c’è un valore da tenere sott’occhio. In pochi lo conoscono, ma può giocare un ruolo determinante. Si chiama soglia Nam e – scientificamente – rappresenta una sorta di “spia” per la stagione invernale. A seconda del valore della soglia Nam è possibile capire se e come proseguirà l’inverno. Ma andiamo con ordine.
Stratosfera e troposfera
Per capire bene di cosa stiamo parlando, iniziamo col dire che dobbiamo concentrarci su Stratosfera e Troposfera. Questi due strati rappresentano i primi due involucri d’aria che avvolgono l’atmosfera terrestre, separati dalla presenza di una zona chiamata “tropopausa”. Questo piano delimita il termine della troposfera (dove la temperatura scende con la quota) e l’inizio della stratosfera (dove la temperatura cresce con l’altitudine).
Che cos’è l’ESE?
Gli studiosi delle dinamiche stratosferiche definiscono come "ESE" (Extreme Stratospheric Event) quei processi di intenso surriscaldamento o raffreddamento della colonna d’aria stratosferica, in grado di portare effetti anche nella sottostante troposfera. Un ESE di tipo cold (“stratcooling”) avviene con un forte raffreddamento della stratosfera, mentre un ESE di tipo warm (“stratwarming”) corrisponde a repentini surriscaldamenti stratosferici.
Nam e vortice polare
Per immaginare meglio la struttura del Vortice Polare (VP), si potrebbe pensare a tanti piatti impilati l’uno sopra l’altro, creando una struttura discoidale concentrica e ben rappresentata a tutte le quote. Il vortice polare si estende dagli strati prossimi al suolo fino a diverse decine di chilometri sulla verticale delle regioni polari. Talvolta questi "piatti" risultano correttamente impilati, creando una struttura regolare con una buona connessione tra il VP in stratosfera e quello in troposfera. Altre volte, però, i "piatti" risultano disassati, portando a una struttura irregolare. In questi casi, non sempre esiste un perfetto dialogo tra stratosfera e troposfera. Quando parliamo di Nam (North Annular Mode), ci riferiamo alla forza del Vortice Polare alle quote stratosferiche, un parametro che in opportune condizioni può influenzare la circolazione presente ai livelli sottostanti in troposfera. Il superamento della soglia del NAM è stato convenzionalmente posto al valore di +1.5.
Cosa sta succedendo
Attualmente, l’indice Nam si attesta su un valore positivo di +1,2 – con picchi di 1.6 nei giorni del 7-8 dicembre –, coerente con l’andamento di un flusso zonale in corso. Sebbene l’indice Nam non sia totalmente predittivo, se dovesse superare la soglia di +1,5, potrebbe suggerire un persistere di una circolazione atmosferica oceanica, sia anticiclonica che depressionaria, con un effetto inibitore sulle ondate di freddo. Convenzionalmente si stima che in caso di superamento della soglia Nam occorrano 60 giorni per tornare a poter “ambire” a ondate di freddo serie sull’Italia. Tuttavia, è difficile prevedere con certezza se l’indice Nam supererà la soglia di 1,5, poiché ciò dipende dalle simulazioni modellistiche dei venti zonali stratosferici, che forniranno indicazioni più precise. In sintesi, le tendenze meteo per la seconda metà di dicembre suggeriscono un mese con una combinazione di fasi miti e periodi più freddi, senza manifestazioni di gelo estremo, ma con possibili cambiamenti significativi a partire dalla terza decade del mese.