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Meteo in Toscana, colpo di scena nel fine settimana: ecco sua maestà “l'ottobrata” – Cos’è e perché si chiama così

di Tommaso Silvi

	L'alta pressione sull'Italia (Elaborazione grafica Cmt)
L'alta pressione sull'Italia (Elaborazione grafica Cmt)

Il punto della situazione a cura del Centro Meteo Toscana

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Sole e temperature da “Ottobrata”. Con un fine settimana che – per chi ha nostalgia dell’estate –  sarà praticamente da spiaggia. La Toscana si prepara a giorni di clima mite e giornate soleggiate, ideali per passeggiate e attività all’aperto. L’alta pressione domina la regione, ma qualche sorpresa potrebbe arrivare tra martedì 14 e mercoledì 15 ottobre con un breve calo della stabilità atmosferica. Tra nebbie mattutine, inversioni termiche e valori massimi in aumento, l’autunno mostra la sua faccia più dolce e luminosa.

Alta pressione

Secondo l’analisi del Centro Meteo Toscana, la Toscana è caratterizzata da «alta pressione dominante con le classiche “ottobrate” che caratterizzano le giornate su tutta l'Europa centro occidentale dove splende il sole e le temperature restano miti». In sostanza, le prossime giornate saranno caratterizzate da cielo sereno e temperature gradevoli. La situazione stabile dovrebbe mantenersi per tutta la seconda decade del mese.

Il break

Nonostante la predominanza dell’anticiclone, il Centro Meteo Toscana avverte: «Tra martedì 14 e mercoledì 15 ottobre prossimo avremo un modesto calo dei geopotenziali che potrebbe dar luogo ad un po' di instabilità tutta da monitorare nei prossimi aggiornamenti». Si tratterebbe di fenomeni leggeri e localizzati, con temporali sporadici nelle zone interne, mentre le coste rimarranno in gran parte soleggiate.

Temperature e Inversioni

«Prima e dopo – prosegue il Centro Meteo Toscana – tempo stabile e soleggiato con le inversioni termiche che ci accompagneranno in modo sempre più deciso».  Già nelle prime ore del mattino di mercoledì 8 ottobre le temperature risultano più miti all’Abetone rispetto alle pianure. Nei prossimi giorni i valori massimi sono previsti in aumento, con punte che potrebbero superare i 25° nelle zone interne durante il weekend del 12 e 13 ottobre.

Nebbie mattutine

Il Centro Meteo Toscana segnala anche le prime nebbie: «Segnalate anche le prime nebbie mattutine nelle valli destinate ad aumentare tra domani e venerdì a segnalare l'aria sempre più stagnante». Fenomeno comune in autunno, le nebbie non impediranno al sole di illuminare le ore centrali della giornata, ma contribuiranno a creare un suggestivo contrasto termico tra fondovalle e colline.

Pioggia autunnale

E la pioggia? Gli esperti avvertono: “Premesso che da metà agosto a tutto settembre la pioggia non è mancata, la sensazione è che quando la situazione si sbloccherà, si potrà passare come sempre da un estremo all'altro...”

Questo lascia intendere che eventuali precipitazioni future potrebbero essere intense e concentrate, in linea con le classiche oscillazioni autunnali dopo un periodo di tempo stabile.

Cos’è e da dove nasce l’ottobrata?

Ma perché si chiama “ottobrata”? Con questo termine i meteorologi indicano una fase di tempo stabile e insolitamente caldo che si verifica in autunno, in particolare nel mese di ottobre. Si tratta di giornate limpide, cieli tersi e valori termici più alti rispetto alla media stagionale, tanto da far pensare più alla fine dell’estate che all’autunno inoltrato. Il fenomeno si manifesta quando un’area di alta pressione si espande sul Mediterraneo, impedendo l’arrivo delle perturbazioni e regalando giornate asciutte, serene e piacevoli. Non è raro che le temperature massime raggiungano o superino i 25 gradi, soprattutto nelle zone di pianura e lungo la costa. Per molti, l’ottobrata rappresenta una sorta di “seconda estate”, una parentesi luminosa che interrompe il naturale calo termico autunnale. Ma il termine ha origini ben più antiche e curiose. Nasce a Roma, tra la fine del Settecento e l’Ottocento, quando con ottobrata si indicavano le scampagnate domenicali di ottobre, organizzate dopo la vendemmia. Famiglie e comitive si muovevano verso i colli e le campagne romane portando con sé vivande, vino e strumenti musicali, trascorrendo all’aperto giornate di festa tra canti, danze e tavolate conviviali. Il nome unisce dunque il mese di ottobre al carattere gioioso di quelle uscite campestri, tanto che pittori e poeti dell’Ottocento ne fecero un simbolo di spensieratezza e di celebrazione della bella stagione che si prolungava oltre l’estate. Col tempo, la parola è entrata nel linguaggio comune e poi anche in quello meteorologico, perdendo il significato originario legato alla festa ma conservando l’idea di un autunno dal sapore ancora estivo, fatto di giornate serene e clima gradevole. 

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