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Regionali Toscana, la mappa dei seggi: così cambierebbe il Consiglio e quali province rischiano di più

di Francesca Ferri
Regionali Toscana, la mappa dei seggi: così cambierebbe il Consiglio e quali province rischiano di più

Secondo la proiezione Emg Different, il Pd scenderebbe a 16 seggi, FdI salirebbe a 10, Forza Italia a 4 e la Lega si fermerebbe a 1. Ma la vera partita si gioca nei territori: da Firenze a Pisa, fino a Grosseto e Massa

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L’ultimo sondaggio sulle intenzioni di voto dei toscani e delle toscane in vista delle elezioni regionali, fatto da Emg Different per Toscana Tv, dà al 57,5% la coalizione di Eugenio Giani, con Pd al 35%, Avs all’8%, Casa Riformista (Iv, +Europa, Psi, Pri e civici) all’8% e M5s al 6,5%; al 40,5% la coalizione di Alessandro Tomasi, con FdI al 23%, Forza Italia al 9,5%, Lega al 4,5%, lista civica È Ora al 2%, Noi Moderati all’1,5%; al 2% il partito Toscana Rossa di Antonella Bundu. Che è lontana dal 5%, necessario per entrare in consiglio. Restano i due schieramenti.

Con questi numeri, come sarebbe il consiglio regionale? Come sarebbero rappresentati i territori? Siamo nel terreno delle ipotesi, è vero. Solo il responso delle urne dirà come sarà il parlamentino toscano. Ma l’esercizio aiuta a farsi un’idea. E dunque proviamo a immaginare il quadro.

I seggi e i partiti

Al momento il consiglio regionale uscente è così composto: il Pd ha 22 consiglieri eletti e altrettanti uscenti (nessuno ha cambiato schieramento); M5s è partito con 2 e finisce con un consigliere; la Lega, partita con 8 eletti, ne ha persi 4; Fratelli d’Italia è partita con 5 eletti e ne ha accolti due; Forza Italia ha un consigliere; ci sono infine 2 consiglieri di centrodestra e una di Avs (ex M5s) nel gruppo misto.

Secondo le proiezioni del sondaggio – effettuato tra il 15 e il 19 settembre su un campione di 1.000 persone, con dati raccolti secondo i metodi Cati (70%) e Cami (30%) – il Pd passerebbe a 16 consiglieri, Avs a 3, Casa Riformista otterrebbe 3 consiglieri, il M5S ne avrebbe 2. Va detto che tra il sedicesimo quoziente del Pd e il terzo del M5S c’è una manciata di voti; il Pd potrebbe anche scendere a 15 e il M5S salire a 3. Nel centrodestra FdI salirebbe a 10 consiglieri, Forza Italia a 4, la Lega si dovrebbe accontentare di un consigliere. Un ulteriore scranno per il centrodestra sarebbe poi quello del candidato presidente.

Partiti e territori

Per capire quali province sarebbero rappresentate in consiglio regionale, ecco la proiezione sulla base della distribuzione di voti delle ultime elezioni Europee. Il Pd con 16 seggi avrebbe 5 consiglieri espressione della provincia di Firenze (uno per ciascun collegio più uno, Iacopo Melio, dal listino bloccato), 2 di Pisa, 2 di Pistoia (uno provinciale e uno dal listino, Querci), uno di Massa (dal listino, Lorenzetti), uno rispettivamente per Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Prato, Siena. Nel caso scatti la clausola di rappresentanza territoriale per Massa e il Pd risulti lì il primo partito, avrebbe due eletti a Massa e il seggio sacrificato potrebbe essere a Pisa. AVS avrebbe un consigliere nel collegio Firenze 1 e uno a Pisa sicuri; il terzo potrebbe scattare a Lucca o a Livorno. La Casa Riformista, dove c’è una forte componente di Italia Viva, parametrata alla lista di Stati Uniti d’Europa presentatasi alle Europee del 2024, con un’aggiunta “gianiana”, avrebbe un seggio a Firenze città, il secondo a Lucca, il terzo a Pisa, ma incalzata da Arezzo. Il M5S avrebbe un seggio su Firenze 1 e uno su Livorno o Pisa . Dei 10 seggi di Fratelli d’Italia sono sicuri Firenze 1 e 2, Arezzo, Pisa, Lucca, Livorno, Pistoia. I restanti 3 dovrebbero essere Prato, Siena, Grosseto. Per Forza Italia, se fossero confermati 4 seggi, scatterebbero uno per Firenze 1 e 3 per Massa, Arezzo e Lucca. Il seggio della Lega è vincolato al candidato di listino (Simoni). Se il Carroccio dovesse conquistarne un secondo, Firenze sarebbe in vantaggio, ma Pisa non è lontana.

I seggi per provincia

Osservata dal punto di vista dei territori, ecco la situazione. Livorno potrebbe avere 2-4 consiglieri. Fossero tre, sarebbero di Pd, FdI e M5s. Tra gli altri partiti qualche speranza ce l’ha Avs. Pisa può aspirare da 3 a 6 consiglieri; ad oggi è a 5 (due Pd, 1 Avs, 1 Casa Riformista e 1 FdI). Potrebbero salire a 6 se nel M5s Pisa supera Livorno. Ma potrebbero anche essere 3 (Pd, Avs e FdI), nel caso in cui scatti la clausola di rappresentanza per il Pd e in CR Arezzo superi Pisa. Grosseto dovrebbe accontentarsi di 2 consiglieri (Pd e FdI), ma se scatta la clausola di rappresentanza e FdI è il primo partito a Massa, a pagare sarebbe proprio Grosseto. Lucca andrebbe da 2 a 6. Ad oggi sono 6: Pd, FdI, Lega (listino), Casa Riformista, Avs, FI, con i primi due sicuri. Avs potrebbe perdere il seggio a favore di Livorno, Forza Italia potrebbe invece perderlo a vantaggio di Pisa. CR è un’incognita. Massa dovrebbe aggiudicarsi 2 seggi: Lorenzetti (listino Pd) e Forza Italia. Se Ferri conferma il risultato dell’anno scorso, FI prende il seggio e non scatta la clausola di rappresentanza territoriale. Altrimenti, subendo il recupero di Pisa e Lucca, il seggio massese andrebbe al partito più votato nella provincia, con l’ultimo seggio che salterebbe. Pistoia avrebbe al massimo 3 seggi: uno nel listino Pd, uno nel collegio Pd, uno nel collegio FdI. Prato, due: uno Pd e uno FdI. Firenze avrebbe 11-12 seggi. Ad oggi 11: 5 Pd, uno Avs, uno Casa riformista, uno M5s, due FdI, uno FI. Potrebbero diventare 12 se la Lega prendesse il secondo seggio o se il Pd salisse a 17. Arezzo oscilla tra 2 e 4: 3 a Pd, FdI e FI, i primi due sicuri. Potrebbero scendere a 2 se FI cedesse il passo a Pisa, o salire a 4 se la lista provinciale di CR supera quella di Pisa. Siena è a 2 seggi: Pd e FdI.

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