Il Tirreno

Pistoia

La missione

Chi è il commercialista toscano attaccato sulla Global Sumud Flotilla: «Colpiti in piena notte»

di Elena Andreini
La prua della barca e Nicola Maglione
La prua della barca e Nicola Maglione

Il drammatico racconto: «Uno Stato attacca imbarcazioni private in acque internazionali che non hanno violato alcuna norma»

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PISTOIA. «Siamo appena a sud di Cipro, verso l’una di notte abbiamo sentito alcuni colpi. La nostra barca era più indietro rispetto alla Flotilla… Noi stiamo bene».

Il pistoiese Nicola Maglione, commercialista ed ex 5Stelle a bordo di una delle barche della Global Sumud Flotilla racconta in un video l’attacco della scorsa notte al largo della Grecia, quando alcune imbarcazioni sono state danneggiate dai droni che si pensa siano stati inviati da Israele. L’immagine rimanda a una notte buia e Maglione, il volto in parte oscurato, appena visibile il giubbotto salvagente, spiega in modo diretto e drammatico quanto sta avvenendo. È a bordo di una delle barche della Flotilla dirette verso la Striscia di Gaza. «Abbiamo sentito dei colpi – spiega in una diretta video pubblicata sui canali social – Sono continuate le esplosioni e sono state colpite alcune barche». Un racconto lucido e preoccupato, mentre in sottofondo si sente lo sciabordio del mare.

«Ci sono stati danni strutturali – spiega Maglione – A una imbarcazione è stato distrutto lo strallo di prua (serve per sostenere le vele di prua, ndr) con possibili conseguenze per chi era a bordo». Maglione racconta di «droni che sorvolano già da un paio di giorni la Flotilla». Tranquillizza dicendo che «al momento non ci sono feriti» e ripete «io e i miei compagni della Fair Lady stiamo bene» ma ciò nonostante la sua narrazione diventa sempre più drammatica.

Quello che è avvenuto, dice «resta di una gravità estrema perché – prosegue Maglione – le imbarcazioni e non parlo delle missioni umanitarie che dovrebbero ricevere una tutela ulteriore e non certo essere attaccate e bombardate militarmente» ma «al di là di questo, sono state attaccate con il rischio di ferire e creare danni fisici alle persone delle imbarcazioni private in acque internazionali».

Maglione ribadisce la tensione del momento «senza che nessuno abbia violato la più elementare norme di diritto internazionale», questo dice il volontario pistoiese «è il modo di agire di uno Stato, non dico neanche il nome perché non è quello il problema perché nessuno ce l’ha in maniera pregiudiziale con Israele e questo deve essere chiarissimo».

La drammaticità di quanto avvenuto, racconta Maglione è di «uno Stato che attacca i civili che con imbarcazioni private solcano acque internazionali senza che ci sia una risposta di adeguata tutela, da parte del Governo dei cittadini che sono su quelle manifestazioni, mostra la cifra del livello di inciviltà». La richiesta avanzata da Nicola Maglione «a tutti coloro che hanno un pensiero libero e vogliono vivere in un mondo dove questi eventi destano indignazione» è di «sostenere questa missione che ha un valore trasversale». Il volto in parte illuminato mentre registra il video, il ritmo cadenzato delle onde, in una notte buia la richiesta che avanza Maglione è come un grido: «Dateci sostegno». Intanto ieri il ministro della Difesa Guido Crosetto ha condannato l’attacco alla Flotilla e ha inviato sul posto la fregata Fasan della Marina militare per dare assistenza ai cittadini italiani che fanno parte della spedizione umanitaria.

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