Il Tirreno

Toscana

L'indagine

Pensioni, donne penalizzate rispetto ai maschi: di quanto sono inferiori gli assegni

di Francesca Ferri

	Una sede dell'Inps
Una sede dell'Inps

Il Rendiconto sociale regionale dell’Inps fotografa la previdenza in Toscana

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Sono poco meno di un milione, 996.889 per la precisione, i pensionati in Toscana, 520.204 donne e 476.685 uomini, dato al 2024, quasi 3mila in più rispetto al 2023, quando erano 993.974. E sono 1.153.410 le pensioni percepite, sempre nel 2024: 638.352 da donne e 515.058 da uomini. L’età media alla decorrenza (per pensioni di vecchiaia e anticipate) è di 65,3 anni per le donne 63,5 per gli uomini, leggermente al di sotto della media nazionale: 65,2 e 63,8 anni. Il primato delle donne si ferma però qui.

Osservando gli importi, infatti, balza agli occhi un nettissimo divario che vede le pensionate sempre penalizzate rispetto ai pensionati, con assegni di diverse centinaia di euro inferiori.

Il Rendiconto sociale

Sono alcuni dei dati contenuti nel “Rendiconto sociale regionale” dell’Inps relativo al 2024, 156 pagine dell’Istituto nazionale della previdenza sociale che fotografano la situazione sociodemografica, lavorativa, pensionistica, contributiva e patrimoniale dei cittadini e delle cittadine. L’elaborazione è della Segreteria del Civ su dati forniti dalla direzione centrale - Coordinamento generale statistico attuariale.

Il divario donne-uomini

Nel settore privato, l’assegno delle pensionate toscane ex lavoratrici dipendenti, approdate alla pensione di anzianità o anticipata, ammonta in media a 1.790,90 euro, 644,10 euro in meno rispetto a quello degli ex colleghi uomini, che è di 2.435,20 euro. Una differenza superiore a quella media nazionale, che è 616,70 euro (1.838,7 euro per le donne e 2.455,4 euro per gli uomini).

Nel settore pubblico, l’importo medio delle pensioni di anzianità o anticipate è 2.202 euro per le donne e 2.746,10 per gli uomini, oltre 500 euro di differenza (la media nazionale è di 2.170,10 per le donne e 2.818,90 per gli uomini).

Per i lavoratori autonomi gli importi sono più bassi, ma resta la “regola” che alle donne spetta meno: 1.194,40 euro contro 1.661,60, sempre per pensioni di anzianità e anticipate (a livello nazionale l’importo è 1.139,60 euro per le donne e 1.635,60 per gli uomini). Per le altre pensioni previdenziali il divario non cambia: 2.017,10 euro le donne, 2.426 euro gli uomini (a livello nazionale sono rispettivamente 2.045,30 e 2.539,30 euro).

Pensioni anticipate

I tempi di accoglimento delle pensioni in Toscana in media non superano i 15 giorni.

In relazione alle anticipazioni pensionistiche, spiega l’Inps, il numero di domande accolte per Opzione Donna è nettamente diminuito, passando dallae 1.946 domande accolte nel 2022 alle 1.001 del 2023 alle 395 del 2024. La causa è l’inasprirsi dei requisiti per accedere a tale prestazione. Le lavoratrici devono aver compiuto 61 anni di età e avere 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023, con una riduzione dell’età per chi ha figli; inoltre sono previste condizioni specifiche per accedervi: caregiver, invalide civili e lavoratrici licenziate o dipendenti da aziende in crisi.

Nel 2023 è stata introdotta la nuova prestazione Quota 103 per accedere alla pensione anticipata con 62 anni di età e 41 anni di contributi, requisiti da perfezionare entro il 31 dicembre 2024. Quota 103 non è cumulabile con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5mila euro lordi annui e prevede una rata pensionistica massima pari a quattro volte il trattamento minimo Inps. Il calcolo dell’assegno pensionistico viene effettuato con il metodo contributivo. Nel 2024 in Toscana le domande accolte per Quota 103 sono state 1.068, in calo rispetto alle 1.936 del 2023. Nel dettaglio, delle 1.068 accolte, 106 sono successive alla Legge di Bilancio del 2024.

Anche per l’Ape sociale per il 2024 il dato è in calo rispetto all’anno precedente: 1.277 rispetto alle 1.455 del 2023 e alle 1.254 del 2021. Nel 2024, per accedervi servono 63 anni e 5 mesi di età e almeno 30 anni di contributi. L’indennità corrisponde alla pensione calcolata al momento dell’accesso, ma con un tetto massimo di 1500 euro mensili.

Sono invece in lieve aumento le pensioni richieste da coloro che accedono con i requisiti relativi ai Lavori Usuranti: 136 nel 2024, 113 nel 2023 e 114 nel 2022. 


 

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