Rosignano, aumenta di nuovo il pedaggio al casello autostradale: il nuovo prezzo e il perché dell'aumento
Rincarata da Sat la tratta tra Collesalvetti, Rosignano e San Pietro in Palazzi
Rosignano È scattato un nuovo aumento delle tariffe della Sat, la società autostrada Tirrenica, la società a cui è stata affidata la costruzione (mai completata) e la gestione della Livorno-Civitavecchia. Si tratta del secondo aumento avvenuto nel 2025, per un totale del 14,5%, dopo un primo ricalcolo del pedaggio entrato in vigore a febbraio.
Questa volta il rincaro delle tratte, comprese tra Collesalvetti, Rosignano e San Pietro in Palazzi (più quella di Civitavechia-Tarquinia), è stato dell’11,32%.
Un pedaggio da sempre contestato
Una percentuale che porta il pedaggio del tratto compreso tra Rosignano e Palazzi a 90 centesimi (per le auto): e tutto per nemmeno una manciata di chilometri. Un balzello, che sale per i tir a 2,40 euro. Un pedaggio, tra l’altro, da sempre contestato da chi deve raggiungere Cecina partendo dall’area livornese e che inevitabilmente porta a un aggravio del traffico interno di tutti quei pendolari che dal territorio di Castagneto debbono ad esempio raggiungere Rosignano o Livorno e che cercano di evitare di percorrere l’autostrada.
Il tratto compreso tra Collesalvetti e la “barriera”di San Pietro in Palazzi raggiunge invece una cifra quasi record di 7,10 euro e di ben 18 euro per la classe di mezzi più alta, quella dei tir. Poco meno per chi invece si ferma a Rosignano che invece spende oggi 6,50 euro (auto) e 16,40 euro (tir).
Le lamentele degli automobilisti
Gli automobilisti che in questi giorni si sono resi conto dell’aumento hanno già cominciato a lamentarsi sui social così come si leva la protesta degli autotrasportatori costretti a subire il nuovo salasso e che, da tempo, lottano perché almeno sia tolto il pagamento del pedaggio nel tratto di quello che era nato come il primo lotto dell’autostrada Tirrenica e che va a colpire principalmente gli addetti al trasporto e i pendolari delle zone confinanti ai comuni di Rosignano e Cecina (esclusi dalla convenzione che rende gratuito il tratto per i residenti).
«La sicurezza stradale sta a cuore a tutti – tuona Carlo Santucci, presidente della Cna livornese – soprattutto a chi viaggia ogni giorno per lavoro: i costi però di un suo innalzamento di livello devono essere a carico della collettività e non solo del settore dell’autotrasporto o delle imprese. Figuriamoci poi se adesso i costi, in termini di pedaggio, aumentano in un anno di oltre il 14%».
«Da anni – aggiunge il presidente – chiediamo la soppressione di quello che è vero e proprio balzello chiesto al casello di Rosignano Marittimo per chi percorre la variante Aurelia di cui pochissimi chilometri sono stati trasformati in autostrada. A differenza della cittadinanza locale che è esentata dal pedaggio, le imprese con qualsiasi mezzo transitino da quel casello sono sottoposte a una gabella che va adesso dai 0,90 euro per le auto aziendali ai 2,40 euro per i mezzi pesanti. Non è accettabile dato che quei profitti non sono certo serviti a proseguire nell’opera di miglioramento della viabilità a sud».
Una situazione che pesa tantissimo alle casse delle imprese che inevitabilmente debbono percorrere l’autostrada dal momento che il transito ai mezzi pesanti è vietato sia sulla Statale Aurelia sia sulla Statale 206 (le strade che collegano Livorno a Cecina). Un divieto per cui le associazioni di categoria Cna e Confartigianato hanno chiesto al prefetto la sospensione .
Ilenia Reali