Rosignano, ora passare dal casello delle polemiche costa di più: l’aumento e la motivazione
Sat ha rincarato il pedaggio per la tratta San Pietro in Palazzi-Rosignano. Il sindaco: «Un pagamento che non ha più senso di esistere»
ROSIGNANO. La sbarra è chiusa, come sempre. L’auto si ferma al casello, come sempre. E il conducente abbassa il finestrino per pagare il pedaggio, come di consueto. Ma a questo punto, ecco la sorpresa. Perché sul display luminoso del casello appare la cifra da pagare: 80 centesimi. «Ma come? Non costava 70 centesimi? ». «Dal primo dicembre – è la risposta dell’addetta al casello – c’è stato un aumento». E in effetti sul sito di Sat, Società autostrada tirrenica, il balzello della gabella era stato annunciato: «Dal primo dicembre ci saranno adeguamenti tariffari riconosciuti dalle sentenze del Consiglio di Stato». Ecco dunque i 10 centesimi in più per percorrere la manciata di chilometri (tre) che separano San Pietro in Palazzi dal casello di Rosignano. «Il Comune non era stato avvisato direttamente dell’aumento – commenta il sindaco di Rosignano Daniele Donati – e ribadisco che secondo me questo pedaggio non ha senso di esistere». Ma andiamo con ordine.
Gli aumenti
In una nota pubblicata sul suo sito il 30 novembre, Sat parla di adeguamenti tariffari relativi ad anni passati e riconosciuti dal Consiglio di Stato. Cioè, senza entrare in dettagli giuridici, «è stato riconosciuto a Sat un incremento tariffario del 12, 44%. Al fine di attenuare l’impatto degli incrementi tariffari sull’utenza, la Società ha ritenuto opportuno distribuire tale adeguamento su un lasso temporale maggiore e di applicare, per il momento, solo la metà dell’incremento tariffario ottenuto». Questo in sostanza vuol dire aumento dei prezzi per i tratti autostradali di competenza di Sat, compreso il tracciato San Pietro in Palazzi- Rosignano. Nello specifico per tutte le classi di veicoli – quindi auto, moto, camper, camion eccetera – il pedaggio adesso costa dieci centesimi in più rispetto al passato. Quindi 80 centesimi per le auto, 1, 10 per camper e bus, 1, 90 per i mezzi pesanti di classe 5.
Le esenzioni
Da Sat fanno sapere che rimangono le esenzioni per i residenti dei Comuni di Bibbona, Casale Marittimo, Castagneto Carducci, Castellina Marittima, Cecina, Guardistallo, Montescudaio, Riparbella, Rosignano Marittimo e Santa Luce. Il beneficio – fanno sempre sapere da Sat – è riconosciuto esclusivamente per la percorrenza San Pietro in Palazzi-Rosignano Marittimo e viceversa per «i titolari di contratto di telepedaggio». Per richiedere l’esenzione bisogna collegarsi al sito di Sat e seguire poi le indicazioni.
Gabella e Tirrenica
«Abbiamo più volte sostenuto e lo ribadiamo in quest’occasione – dice il sindaco Daniele Donati – che riteniamo questo pedaggio ingiustificabile, specialmente alla luce della realizzazione del corridoio tirrenico». E sul noto collegamento stradale ancora incompiuto tra Palazzi e Tarquinia interviene anche la deputata di Forza Italia Chiara Tenerini. «Il corridoio tirrenico – dice – è un’arteria di fondamentale importanza per la viabilità tra i nostri territori e la sua realizzazione è indispensabile. Come Forza Italia abbiamo posto la questione a livello parlamentare e di governo con la certezza che la necessità di accelerare. Il prossimo passo è la cancellazione dell’assurdo pedaggio di Vada. L’ulteriore aumento della tariffa recentemente deciso da Sat, da 70 a 80 centesimi, rende ancora più urgente un intervento del governo: si tratta di un balzello vessatorio e illegittimo, perché imposto su un tratto camuffato da autostrada da parte di una società la cui concessione è stata revocata. Depositerò nelle prossime ore una nuova interrogazione parlamentare». Per il momento certo è che transitare da quel casello costerà dieci centesimi in più rispetto al mese scorso.
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