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Terremoto, assicurare la casa: ecco a chi conviene

di Francesco Paletti

	La scossa è stata registrata nel Cosentino
La scossa è stata registrata nel Cosentino

Silvano Bartolini (Codacons) «Dipende dalla classe di rischio della zona in cui si vive e dal fatto che la casa sia antisismica o meno, ma c’è un paradosso»

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«L’obbligo della polizza antisismica? C’è solo per le imprese, ma se una famiglia vive in una zona a rischio, è senz’altro opportuno che si assicuri». Parola di Silvano Bartolini, esperto di polizze assicurative per Codacons Toscana. Per tutti gli altri, invece, è una valutazione da fare caso per caso: «Dipende non solo dall’esposizione al rischio della zona in cui si vive, ma anche dalla tipologia di abitazione – spiega – : se è di costruzione recente e in regola con la normativa antisismica e il comune in cui si vive non ha un’esposizione al pericolo di terremoti molto elevata, si può anche soprassedere». Il paradosso, però, è che le assicurazioni antisismiche sono quasi più frequenti nelle zone considerate meno pericolose. Motivo: «Il costo è molto basso» sorride Bartolini. In generale, infatti, è vero che le polizze antisismiche sono in aumento, «ma è un riflesso dell’incremento di quelle per tutelarsi contro gli eventi atmosferici – spiega l’esperto di Codacons – : gli effetti del cambiamento climatico, con i nubifragi e le alluvioni che hanno interessato diverse parti della Toscana anche in tempi recentissimi, infatti, hanno avuto la conseguenza, senz’altro positiva, che tanti cittadini hanno deciso di stipulare una polizza contro tali rischi».

In questi casi, però, capita sovente che la compagnia proponga in abbinamento anche l’assicurazione antisismica: «Ma nelle aree dove il rischio è considerato maggiore il costo è assai più elevato e, dunque, frequentemente il cliente declina la proposta, mentre nelle altre, dato che la spesa spesso è irrisoria, finisce per accettarla».

La situazione è simile anche per coloro che sottoscrivono un’assicurazione contro il cosiddetto rischio di “scoppi e incendi”: «Sono tanti perché questa polizza è richiesta dagli istituti di credito per erogare i mutui e pure in questo caso s’innesca la stessa dinamica – continua Bartolini –: la compagnia, talvolta, propone anche un’assicurazione antisismica aggiuntiva e il cliente di regola rifiuta, quando il costo è più alto perché l’abitazione è in una zona a rischio elevato, e accetta quando la spesa è bassa in quanto la casa è in un’area in cui il pericolo terremoti è più contenuto».

Invece le persone che si recano appositamente a una compagnia assicurativa per stipulare una polizza contro il rischio di terremoti sono ancora pochissime: «Sicuramente ve ne saranno, ma a memoria non ne ricordo una – dice Bartolini – . In ogni caso sono rarissime». Per chi sta pensando di stipularne un’assicurazione, comunque, i consigli: primo, «capire la classe di rischio della zona in cui si abita», secondo, «sapere se la casa è in regola con la normativa antisismica» e, terzo, «chiedere sempre almeno tre preventivi prima di stipulare la polizza: fra una compagnia e l’altra, infatti, le variazioni non sono sempre marginali». 


 

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