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Sicurezza alla guida

Incidenti stradali, in Toscana un morto ogni due giorni: ecco le zone maggiormente a rischio

di Francesca Ferri
Dei fiori lasciati lungo la strada dopo un tragico incidente
Dei fiori lasciati lungo la strada dopo un tragico incidente

Nel frattempo, spunta l’esempio virtuoso di una capitale europea che nel 2024 non ha registrato vittime

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Ogni due giorni, in Toscana, una persona muore a causa di incidente stradale. E la metà di queste tragedie avvengono in città. Sono numeri spietati quelli che l’Istat sintetizza nel suo rapporto annuale pubblicato nelle scorse settimane.

I dati

Nel 2024 sulle strade della regione si sono verificati 15.174 incidenti stradali, 179 dei quali mortali, con 188 vittime. La maggior parte degli incidenti, 11.696, sono avvenuti in città o comunque in contesti urbani e solo 2.861 in strade extraurbane. Altri 617 sono avvenuti in autostrada o sui raccordi per raggiungerla. Quanto alle 188 vittime, la metà, 90, hanno perso la vita in città (14 solo a Firenze), 75 su strade extraurbane e 23 in autostrada.

I feriti

Impressionante anche il numero dei feriti: 19.465. Di questi, 14.266 in città, 4.124 su strade extraurbane e 1.075 in autostrada o sui raccordi. Una fotografia agghiacciante, soprattutto quella delle nostre città, che mette a fuoco un ritardo epocale nella sicurezza e nella salvaguardia della vita dei cittadini. E che stride con la notizia di quest’estate del primato di Helsinki.

Un esempio

La capitale finlandese non più tardi di un mese fa ha potuto dichiarare con orgoglio che nel 2024, per la prima volta nella sua storia, non ci sono state vittime di incidenti stradali nel perimetro urbano, nonostante i 650mila abitanti e il record di 4,5 milioni di turisti. Un primato mondiale raggiunto – ha spiegato l’amministrazione cittadina – imponendo su oltre la metà delle strade il limite di velocità a 30 chilometri orari, limite che da metà agosto, con l’inizio dell’anno scolastico, è stato esteso a tutte le strade intorno alle scuole.

Il confronto

Lo scenario in Toscana è ben diverso, sebbene i numeri siano inferiori rispetto a regioni che presentano un numero di incidenti stradali simili o leggermente inferiore. In Emilia Romagna, ad esempio, nel 2024 si sono contati 14.278 incidenti stradali urbani (sempre fonte Istat), che hanno provocato 114 vittime; più numerosi i morti su strade extraurbane, 132 su 5.784 incidenti e quelli in autostrada, 27 su 1.570 incidenti. Una lunga scia di sangue che continua.

Le vittime

L’Istat non fornisce i dati per ciascuna città, ma solo del capoluogo di regione, Firenze: 14 vittime. Le cronache dai capoluoghi, però, sì, insieme alle storie strazianti delle vittime e dei loro familiari.

A Livorno, che nel 2024 ha pianto quattro vittime, in questi primi otto mesi del 2025 sono morte già otto persone. Come lo scooterista di 57 anni che due mesi fa è stato urtato da un’auto, poi risultata guidata da un uomo positivo ai test per alcol e cocaina. O il barbiere pittore di 81 anni travolto ad Antignano a fine luglio da un’auto guidata da un giovane carabinieri. O l’insegnante di 56 anni che ad aprile ha perso la vita dopo uno scontro con un’auto che lo ha gettato giù dal suo scooter. Stava attraversando la strada a piedi, invece, il parrucchiere di 51 anni travolto da uno scooter mentre andava al lavoro, a fine aprile.

Tre gli incidenti registrati a Lucca nel 2024, due motociclisti, a febbraio e a maggio, che si sono scontrati con auto, e un automobilista che ha perso il controllo del mezzo. In provincia di Massa Carrara quest’anno si sono contati tre incidenti mortali tutti ad agosto, uno a Carrara, costato la vita a un 41enne, uno a Massa, in cui è morta una donna di 57 anni che era in bicicletta, e uno a Marina di massa, un motociclista di 48 anni morto in un inseguimento da parte delle forze dell’ordine.

Grosseto conferma anche quest’anno il problema della sicurezza dei ciclisti. Ad aprile un 65enne è morto mentre con la bici esce dalla ciclabile e si immette nella in strada, l’ultimo di tanti amanti delle due ruote che in questi anni hanno trovato la morte in città. A Pisa, infine, da inizio 2024 a oggi ci sono stati 5 incidenti mortali, tra cui, anche qui, quello del 62enne che nell’agosto di un anno fa fu investito all’alba da un’auto mentre stava andando al lavoro in bici.

Le misure

Molte amministrazioni comunali hanno adottato come contromisura l’istituzione di zone 30, dove cioè si viaggia a non più di 30 chilometri orari. Nella stessa Pisa, ad esempio, vige in tutta la Ztl del centro storico e anche nei quartieri di Riglione e Oratoio. L’altra misura sono gli attraversamenti pedonali rialzati, spesso “accoppiati” con dei semafori a chiamata. Provvedimenti che, però, evidentemente non sono sufficienti.

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