Turismo in Toscana, il direttore dell'Agenzia regionale: perché la costa arranca, il tema-prezzi e la metafora dell’aglione
La nostra intervista a Francesco Tapinassi sull’andamento dell’estate 2025: «Sui costi il tema è il rapporto qualità prezzo. L’altra questione-chiave è chi vuoi attrarre»
Francesco Tapinassi, direttore dell’Agenzia regionale di promozione turistica dall’aprile scorso, snocciola numeri e progetti, criticità e tendenze, obiettivi e strategie basate su grafici e manuali di marketing. Poi da «toscanaccio» semplifica con la metafora dell’aglione il futuro del turismo. «Se dico a uno di Bolzano “aglione” – racconta – penserà solo a un grande aglio. Ma se lo porto in Toscana, spiego la sua unicità, glielo faccio assaggiare con i pici e magari gli insegno come preparare quel piatto, allora è possibile che prima di ripartire ne compri una cassetta e riproponga quella ricetta a casa sua».
Direttore però le presenze a luglio, soprattutto al mare, sembrano in flessione. Che succede?
«Due cose. La prima la dico per esperienza: bisogno vedere i dati, non le sensazioni. Questo discorso l’ho sentito fare diverse volte, poi a ottobre, con i dati reali, il risultato è diverso. A questo va aggiunto che già lo scorso anno ci sono stati i last minute di agosto perché molte strutture che avevano ancora posti a disposizione hanno abbassato i prezzi intercettando le prenotazioni dell’ultimo minuto».
E la seconda?
«Che i dati in alcune zone dicono cose diverse. Come quelli pubblicati da Confcommercio Pisa oppure Livorno dove c’è una crescita rispetto al 2024. Detto questo, è reale la tendenza a un affaticamento del mercato interno rispetto alla costa. Non a caso abbiamo dedicato tre quarti dell’ultima campagna promozionale proprio alla costa. Va meglio a chi ha turismo straniero, che infatti ha trascinato i dati 2024».
Secondo lo studio Irpet, uno dei motivi del calo turismo balenare è l’aumento dei prezzi. È d’accordo?
«Il valore del prezzo è drammaticamente relativo. Non c’è prezzo alto o basso. Se chiedi a un americano 5 euro per un cappuccino è contento; non a caso gli hotel di fascia alta sono pieni. Il tema è il rapporto qualità prezzo. Dopo il Covid tutte le strutture ricettive hanno avuto difficoltà a reperire personale. Se a un servizio più scadente c’è un aumento dei prezzi il rapporto salta. L’altro tema vero è chi vuoi attrarre».
E la Toscana, in futuro, che visitatore vuole intercettare?
«Intanto va fatto un ragionamento temporale. Il turista sta spostando l’attenzione delle vacanze: non più i mesi centrali, luglio e agosto, bensì quelli di spalla, giugno settembre, dove magari spende anche meno. Quindi ci dovrà essere un’offerta. Questo va incrociato con altre domande. Ad esempio gli svizzeri viaggiano a settembre, i giapponesi vogliono venire a febbraio. Se non sei in grado di capire il mercato, non sei i n grado di dare risposte. Ecco perché è così importante l’Osservatorio che studia i dati sui clienti potenziali per poi strutturare un messaggio. Le faccio un esempio».
Prego.
«Dallo scorso anno andiamo alla fiera turistica di Napoli a promuovere la Toscana perché il mercato del sud Italia ha dei margini. È ovvio che a un siciliano non proponi il mare, ma la Toscana inedita».
A proposito di nuovi turismi, sembra che le nicchie funzionino.
«Avendo la fortuna di promuovere la Toscana, non abbiamo bisogno di dire che è bella, lo sanno tutti. La vera sfida è promuovere luoghi che non ti aspetti, esperienze alternative, sconosciute, un marketing empatico. Siamo fortissimi anche sugli agriturismi e i migliori in Italia nel turismo enogastronomico. Per i camperisti abbiamo fatto la guida con le ricette toscane da preparare in camper».
E poi ci sono le famiglie che sono il nuovo El Dorado del turismo...
«Il progetto famiglia parte da un dato: un terzo delle recensioni vengono dalle famiglie. Ecco perché abbiamo diviso l’offerta per fasce di età: neonati, bambini, adolescenti, con itinerari ad hoc. La nuova fase, molto bella, è l’integrazione con l’offerta dei privati per migliorare la qualità dell’offerta e permettere di conoscere la spesa, compararla con altre destinazioni e poi scegliere».
Ultima cosa: ci dice l’obiettivo di Toscana Promozione Turistica per il 2025?
«Riuscire a implementare un lavoro congiunto con le amministrazioni. La sinergia è un moltiplicatore dove due più due fa molto più di quattro. Visit Tuscany è un portale gratuito dove promuovere i territori. Ai toscani non viene naturale lavorare insieme, ma se superiamo questa diffidenza saremo sempre più competitivi. La svolta è questa».
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