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Musetti buffi

Cecina, nati quattro cuccioli di capibara al parco Gallorose: come vederli da vicino e scoprire gli altri baby animali

di Cecilia Morello

	Uno dei cuccioli di capibara nati al parco
Uno dei cuccioli di capibara nati al parco

Sono i roditori più amati del web, ma al Gallorose vivono tra suricati, lemuri e aquile reali: ecco la nuova cucciolata di capibara che fa impazzire grandi e piccoli visitatori

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Gli occhietti a mandorla, la camminata traballante, il musetto da cuccioli che lascia già intravedere i buffi tratti che hanno reso famosi questi animali. Sono baby capibara, nati al parco Gallorose di Cecina: quattro esemplari, venuti al mondo la scorsa settimana, in ottima salute.

Fiocchi azzurri e fiocchi rosa, perché il sesso dei piccoli capibara lo si conoscerà solo più avanti, quando il personale veterinario procederà al marcaggio e l’identificazione del genere: i capibara maschi in particolare si distinguono per una piccola gobetta sul naso. Questi quattro capibara sono “cecinesi doc”: il babbo è nato proprio in questo giardino zoologico, dal primo storico gruppo di capibara ospitato qui.

Da single a famiglia

Una volta rimasto solo, il Gallorose si è attivato per trovargli compagnia. Così nel 2023, grazie a una cessione dello zoo di Napoli, arrivano due giovani femmine ed è subito famiglia. I tre capibara vivono in un exhibit con altri animali: ci sono dei pappagalli amazzoni, originari del sud America come gli stessi capibara, e dei Kaimichi dal collare, anche loro diffusi in Argentina e Brasile. I capibara sono diventati famosi negli ultimi tempi grazie ai social e ai tanti meme che li vedono protagonisti: l’espressione sorniona e l’andatura molleggiata li ha resi perfetti protagonisti di video divertenti.

Chi sono i capibara

Sono dei roditori, i più grandi del mondo. Animali sociali, vivono in gruppo e sono molto pacifici: i tre capibara del Gallorose passano la maggior del tempo sdraiati a sonnecchiare al sole oppure immersi nell’acqua della piscina facendo spuntare solo il muso. Sembrano sempre assonnati e soprattutto in questo periodo capita di vederli sdraiati accanto alla ciotola che mangiano senza neanche alzarsi sulle zampe. Nonostante il’phisique du role’non proprio da atleta, sono abilissimi nuotatori e sanno anche fare immersioni, restando fino a 5 minuti sott’acqua. Ed è proprio in acqua che avviene l’accoppiamento: il maschio capibara ci’prova’e attende di vedere la reazione della femmina. Se lei non è d’accordo se ne torna sulla terraferma e lui non può fare altro che rassegnarsi. Lo scorso anno una prima nascita, quest’estate il quartetto di capibara, nati dopo una gestazione di circa 5 mesi. I cuccioli dopo poche ore dal parto già camminavano, e si aggiravano incuriositi per l’exhibit.

I primi passi dei capibara

La mamma li allatta ancora e continuerà a farlo per 4 mesi ma i piccoli hanno già cominciato anche a spelluzzicare i primi fili d’erba. Le due femmine si occupano entrambe dei cuccioli: si tratta di un comportamento tipico dei capibara, tutto il gruppo si prende cura dei nuovi arrivati. È stato un anno ricco di nascite al parco Gallorose: girovagando nei sentieri ombreggiati del giardino zoologico è facile di questi tempi imbattersi in cuccioli. Ci sono i lemuri coda a anelli, resi famosi dal film Madagascar e dal folle re Julien: hanno nel loro gruppo due cuccioli che raramente si staccano dalle madri. Se ne stanno avvinghiati come zainetti sulla schiena di mamma e da lì spalancano gli occhietti curiosi.

Ma ci sono anche i piccoli di suricati, gli scatenati "Timon” del Re Leone, i cuccioli di wallaby che spuntano dai marsupi, i quattro lichi del Nilo, una rara antilope africana, e i piccoli di aquila reale. Gallorose è aperto tutti i giorni e offre la possibilità di visite guidate alla scoperta della biodiversità e dell’importanza dei progetti di conservazione portati avanti per la tutela delle specie a rischio.  

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