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Festa alle boe a Forte dei Marmi, gli organizzatori: «Un esperimento, abbiamo rispettato le regole»

di Gabriele Buffoni
Un momento della festa
Un momento della festa

L’evento ha fatto molto discutere, i promotori del boat party però spiegano: «Non volevamo disturbare nessuno, ecco com’è andata»

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FORTE DEI MARMI. Il terremoto generato a Forte dei Marmi dalla festa al largo del pontile – il boat party organizzato dall’agenzia di marketing versiliese KickOff, dalla KickOff Yacht (agenzia che noleggia barche di lusso a Cinquale), dal brand di moda Saudade Lisbon e con la collaborazione dei dj di Parmesan House – non si è certo limitato alla giornata di sabato (19 luglio).

Di cosa parliamo

Quando per tutto il pomeriggio (dalle 12 alle 19) un gruppo di yacht, motoscafi, gommoni e moto d’acqua si è radunato poco oltre le boe su invito degli organizzatori (che da giorni avevano lanciato l’invito sui social network) per passare ore a ballare e a divertirsi al ritmo di musica al largo della costa versiliese. Una novità assoluta per Forte dei Marmi, che inevitabilmente ha diviso la popolazione: tra chi ha applaudito all’iniziativa e alla ventata di freschezza che ha portato nel panorama dell’intrattenimento versiliese, e chi invece si è dimostrato infastidito dall’alto volume della musica che ha impedito, a chi era in spiaggia in cerca di pace e tranquillità, di rilassarsi.

La spiegazione

«Avevamo tutti i permessi necessari, a partire dalla Siae per i brani – spiega Thomas Giovannetti del team Saudade, tra i giovani organizzatori dell’evento di sabato – e non l’abbiamo certo fatto con l’intento di arginare leggi o altro: se l’avessimo fatto a terra, avremmo rispettato ugualmente tutte le norme. Il nostro intento era invece di pensare a qualcosa di bello, nuovo e originale e avendo l’occasione di organizzare un party per divertirci al largo abbiamo deciso di provarci. Per il nostro brand, che si è occupato del merchandising e delle magliette che abbiamo regalato ai partecipanti, era anche un’occasione promozionale. E siamo davvero felici della risposta che c’è stata e del comportamento che tutti hanno tenuto: divertendosi ma senza infrangere le regole e anche mantenendo tutto pulito, senza inquinare il mare».

Codice alla mano, nessuna norma è stata violata dai giovani organizzatori. «Eravamo oltre 500 metri dalla riva – sottolinea Simone Antonini di KickOff – e in molti comunque hanno apprezzato l’idea: di questo siamo molto soddisfatti. Se lo rifaremo? Vediamo: non volevamo disturbare nessuno né creare problemi al sindaco o ai balneari. Però ci piacerebbe molto ripetere questo format che è sicuramente una novità per la nostra Versilia, che altrimenti rischia di cadere vittima della monotonia o di luoghi dove, per divertirsi, bisogna spendere cifre da capogiro che non tutti possono permettersi di sostenere. Con il sindaco di Forte? Sarebbe interessante parlarci, capire come collaborare: ci può aiutare tanto».

Dal Comune però, fin da sabato, non sembra esserci apertura verso questo tipo di feste. «È un fenomeno che va bloccato e regolarizzato subito, prima che degeneri – commenta Bruno Murzi – una soluzione potrebbe essere applicare l’ordinanza già attuata dal sindaco di Acireale che vieta l’uso di amplificatori di suono entro i 500 metri dalla riva. Ma un atto del genere è inutile se non c’è chi controlla e lo fa rispettare: la polizia municipale sul patino io non posso mandarla». E allora «convocherò un tavolo con il Prefetto, la capitaneria di porto e la guardia di finanza – spiega il sindaco – per capire se le forze dell’ordine che hanno mezzi in mare possono aiutarci a mantenere sotto controllo questa situazione».

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