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Il nuovo Twiga veste D&G: il tariffario, le novità e quanto vale l’indotto

di Luca Basile

	La giraffa (foto Paglianti) e la spiaggia con le tende
La giraffa (foto Paglianti) e la spiaggia con le tende

La gestione Del Vecchio punta sul glamour Dolce e Gabbana, ma resta la “giraffa”: tutta la struttura in bianco e verde. Ospiterà un punto vendita della griffe

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PIETRASANTA. Alla fine, delle giraffe tanto care nel divenire degli ultimi 25 anni a Flavio Briatore e Daniela Santanchè ne è rimasta solo una. Se ne sta defilata dalle parti dell’accesso al ristorante e non più, con ostentata presenza, a due passi dalla battigia come da tradizione.

Del resto Leonardo Maria Del Vecchio, che attraverso la sua società Lmdv Hospitality ha acquisito nei mesi scorsi il gruppo Twiga dallo stesso Briatore, ha imposto un’inversione di tendenza sia sul piano dell’immagine, coinvolgendo la griffe Dolce&Gabbana sia ancora nella programmazione.

D&G su spiaggia

E così le tende vagamente sahariane del passato hanno lasciato spazio alle tonalità del bianco e del verde studiate dalla griffe Dolce&Gabbana per la spiaggia e la zona ristorante. Non proprio una novità perché dalle parti di Portofino la partnership fra D&G e la società di Del Vecchio è già di tendenza da due anni. «Come ristorante Vesta, che di recente ha aperto qui al Twiga, abbiamo deciso di riproporre questa collaborazione con Dolce&Gabbana anche in Versilia. Il legame fra la nostra proprietà e la casa di moda è infatti molto forte. A breve aprirà anche un pop up store D&G (una sorta di negozio, ndr) all’interno dello stabilimento» le parole di Carlo Ziller, ceo di Lmdv Hospitality.

1.000 euro al giorno

Il tariffario sulla spiaggia pluristellata del Twiga resta però quello del passato: a partire da 400 euro per una tenda – sono 45 quelle posizionate vista mare – e 1.000 euro, circa, per la maxi tenda “imperiale” – in Versilia conosciuta come la pagoda, dalle alterne fortune, tanto cara a Daniela Santanchè – che si trova a due passi dalla battigia. Per uno stagionale si parte da 16mila euro. «Siamo in linea con gli altri stabilimenti di livello di Forte dei Marmi» precisa Ziller anche se il Twiga, per poche decine di metri, è confinato a Marina di Pietrasanta.

Tradizione e rinnovamento

«In questi 25 anni di attività il Twiga ha avuto un successo straordinario – prosegue Ziller –. Vogliamo continuare questo percorso cercando, però, di modernizzare la proposta. Il Twiga è stabilimento balneare, ristorante e discoteca e proprio come discoteca intendiamo aprirci a tutte le generazioni, per una proposta più trasversale rispetto al passato. Il marchio culinario Vesta (fino all’anno scorso protagonista all’ex Franco Mare di Fiumetto sempre di proprietà di Del Vecchio e oggi griffato Casa Fiori Chiari, ndr) è in discontinuità con la linea sempre culinaria del passato».

Chiusura invernale

Nessun ripensamento: all’epilogo dell’estate il Twiga, inteso come ristorante e discoteca, chiuderà per poi riaprire in primavera. Fino alla prima decade e poco più degli anni Duemila la programmazione proseguiva anche durante i mesi invernali. Poi la decisione di limitarsi al solo periodo aprile-settembre. «Non è nostra intenzione restare aperti durante la cosiddetta bassa stagione vista la specificità dell’offerta – conferma Ziller –. Per quanto riguarda invece il ristorante Casa Fiori Chiari di Fiumetto l’apertura sarà garantita, in questo caso anche durante l’inverno, anche se nei fine-settimana».

Dipendenti e indotto

Sono circa 120, fra dipendenti diretti e referenti di società di servizi dell’indotto, gli stagionali impiegati al Twiga. Lo stesso numero di lavoratori che erano a busta paga di Briatore&co. La stragrande maggioranza di queste persone abita in Versilia e lavora per il Twiga da anni.

Bolkestein

Sullo sfondo, fra 2 anni, ecco palesarsi le evidenze pubbliche per le spiagge. «Da parte nostra – sottolinea Ziller – c’è la massima volontà di andare avanti qui in Versilia. Abbiamo fatto investimenti importanti e ritengo che in sede di criterio di assegnazione delle concessioni sarà un fattore di cui tenere conto. Non immagino criticità. Se abbiamo intenzione di fare altre acquisizioni in zona? Mai dire mai, anche se oggi non abbiamo alcun interesse su questo fronte».

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