Motomondiale, da oggi si corre al Mugello tra 150mila spettatori e un indotto da capogiro
L’impatto economico complessivo ammonta a circa 135 milioni. Il 75% del pubblico proviene generalmente da fuori regione: numeri e curiosità del Gran premio d’Italia di motociclismo
Una pole position al Mugello è già occupata da giorni. Da domenica scorsa per l’esattezza, e a conquistarla, per l’ennesima volta, è stato un certo Luca Cappuccini, di Pesaro. Con una settimana di anticipo si è presentato con il suo camper ai cancelli dell’autodromo di Scarperia. «Per fortuna ho un lavoro che mi permette di gestirmi bene il tempo libero – ha raccontato – e da vent’anni ormai vengo a vedere il Gran premio in Toscana, dove però mi piace arrivare con molto anticipo». È anche grazie alla sconfinata passione di Luca, a cui piace evidenziare di essere un accanito sostenitore dell’Academy Vr46 di Valentino Rossi, se la febbre da Mugello sta crescendo di ora in ora, in attesa della coloratissima e vivacissima marea di appassionati che domenica prossima inonderà i prati e le tribune del circuito in occasione del Gran premio d’Italia di motociclismo. Si tratta, tradizionalmente, di una delle gare più attese e seguite dell’intero calendario del Motomondiale. Nonostante sia in Italia, come Misano il Mugello ha retto benissimo all’addio alle corse del “Vale” nazionale e riesce a mantenere sempre il pubblico delle grandi occasioni. Lo spettacolo, con le prime tornate di prove, inizia oggi e nei tre giorni della kermesse l’obiettivo è quello di superare ampiamente le 150mila presenze. L’anno scorso furono 156.676, di cui 81.627 solo per la gara della domenica. Il record da battere resta quello della storica edizione del 2017, che vide il successo di tre piloti italiani: Andrea Miglio in Moto3, Mattia Pasini in Moto2 e Andrea Dovizioso (Ducati ufficiale) in MotoGp. In quell’anno furono staccati 164.418 biglietti.
In termini economici, la tappa toscana del circus delle due ruote rappresenta un consistente introito per il territorio. I ricavi dal Gran premio, ad esempio, ovvero l’insieme di beni e servizi commercializzati e consumati all’interno del perimetro dell’autodromo, oltrepassano la cifra di 35 milioni di euro, comprendenti le voci legate alla vendita dei biglietti, al merchandising e al food & beverage. Allargando il perimetro dell’analisi, vanno considerate anche le spese effettuate sul territorio nei giorni di permanenza, che coinvolgono il 75% degli spettatori dell’evento, ovvero la quota proveniente da fuori regione. Le componenti di spesa valutate riguardano i servizi ricettivi, quantificati assumendo un pernottamento medio di tre notti, oltre ai trasporti, la ristorazione e lo shopping, per un totale di poco meno di 99 milioni, che portano l’impatto economico complessivo a circa 135 milioni.
Sotto il profilo agonistico, dopo il dominio di Marc Marquez ad Aragon, il Mugello è un po’ la gara che può dare la svolta alla stagione di Bagnaia. Per Ducati e Aprilia, infatti, si tratta della gara di casa e, oltre a “Pecco”, ci sono Franco Morbidelli, Marco Bezzecchi, Fabio Di Giannantonio, Enea Bastianini e Lorenzo Savadori che proveranno a brillare. In Moto3 tutti gli occhi su Guido Pini, talento 17enne nato e cresciuto a poche decine di metri dall’autodromo di Scarperia. La sua storia è una gran bella favola che domenica cerca la sua migliore cornice.