L’incidente
L'estate che scotta, in Toscana arriva il primo assaggio del caldo africano: cosa ci attende nel weekend
Sulla costa saranno già notti tropicali. Bernardo Gozzini (del Consorzio Lamma) mette in guardia: agosto torrido, occhio alle precipitazioni
FIRENZE. Anche quest’estate ci sarà da preoccuparsi. Per quanto diversa da quella 2024, la bella stagione 2025 sarà caratterizzata da poderose ondate di calore portate dall’anticiclone Africano, che ormai ha spodestato stabilmente quello di gran lunga più mite delle Azzorre. Si comincia questo fine settimana, per poi recitare a soggetto nel corso di tutta la stagione estiva. Col rischio più che concreto che, all’afa compressa dall’alta pressione sul bacino del Mediterraneo, si alternino piogge copiose e furenti. Complici l’umidità concentrata nell’aria e le temperature sempre più elevate dei mari lungo la costa tirrenica.
L’incubo estivo
Benvenuti nell’incubo estivo figlio del cambiamento climatico, che ancora qualcuno si ostina a descrivere come una fantasia da catastrofisti. Ne abbiamo parlato con Bernardo Gozzini, responsabile del Lamma – il laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale costituito da Regione Toscana e Cnr – nonché “guru” della meteorologia regionale. Le preoccupazioni più immediate, rispetto alle quali chiediamo chiarimenti, riguardano il previsto picco delle temperature in coincidenza con il prossimo weekend. «Fino a un paio di giorni fa – esordisce lo studioso – su tutta la penisola ha stazionato stabilmente l’anticiclone delle Azzorre. Poi, progressivamente, è subentrato quello Africano che sta portando al progressivo innalzamento delle temperature, minime e massime. Questa settimana, di fatto, ci troveremo di fronte alla prima vera ondata di calore del 2025, anche in virtù del recepimento dell’umidità caricata lungo il tragitto attraversando il Mediterraneo».
Primo picco nel weekend
Quest’anno il mar Tirreno nordoccidentale, per capirsi la costa di Liguria e Toscana, registra temperature già di alcuni gradi superiori alla media. Questo comporta una contrazione dell’effetto mitigatore sull’atmosfera che è molto calda. «Questo weekend constateremo il picco delle temperature, che già da giovedì potranno raggiungere in alcune aree della regione i 35-36 gradi, e in alcuni casi arrivare anche a 37. Va tenuto conto che si sta chiudendo la prima decade di giugno, rispetto alla quale la media climatologica trentennale 1991-2021 riporta una temperatura tra i 28 e i 29 gradi. Questo significa che già nei giorni scorsi eravamo un paio di gradi sopra la media, ma che con l’imminente ondata di calore le temperature cresceranno di altri 6-7 gradi».
Mitigazione marina addio
Le temperature non impatteranno ovviamente allo stesso modo nelle diverse zone della regione. Le differenze maggiori, in particolare, ci saranno tra le zone costiere e quelle interne. «Dobbiamo tenere conto – chiosa Gozzini – che già in questa fase iniziale di giugno la temperatura del mar Tirreno è intorno ai 24 gradi, e che questo ha un effetto specifico sulle temperature percepite a terra. Ad esempio, se nelle aree interne si arriveranno a toccare i 37 gradi, in questo caso avremo una temperatura percepita leggermente più bassa perché ci sarà caldo asciutto con quella notturna che dovrebbe rimanere entro i 20 gradi. Sulla costa livornese nel weekend si dovrebbe arrivare a 30-31 gradi, e a 33-34 lungo quella grossetana, ma in questo caso la temperatura percepita sarà più alta perché l’umidità dell’area marina aumenterà il senso di afa e si potranno avere notti tropicali, con temperature di 22-23 gradi».
Da domenica dovrebbe manifestarsi un po’ di instabilità sulle Alpi, e probabilmente da lunedì-martedì rinfrescherà anche nella nostra regione. «Peraltro, per avere qualche certezza in più va verificata attentamente l’evoluzione dell’ingresso dell’area più fresca», spiega Gozzini.
Due gradi sopra la media
Ma cosa ci aspetta per i mesi del solleone a 10 giorni dall’inizio dell’estate astronomica? «La Toscana nel suo complesso – aggiunge il direttore del Lamma – registra oramai da qualche anno temperature medie molto elevate. Con un trend stabile di 2 gradi sopra la media climatologica degli ultimi trent’anni. Quest’anno non farà eccezione ed avremo un agosto con 36-37 gradi o più. Previsioni anticipate non hanno senso ma la tendenza è chiara. Dovranno essere particolarmente tenuti d’occhio la forza dei venti e l’intensità delle precipitazioni, proprio in virtù del fatto che il Tirreno nordoccidentale tenderà a scaldarsi ancora, toccando picchi di 28-30 gradi con evaporazione e umidità elevata dell’aria. Questa situazione è conseguenza anche della cosiddetta configurazione “Omega”, un blocco anticiclonico caratterizzato da una particolare disposizione dei sistemi di bassa e alta pressione. Su Atlatico e Galizia, a ovest, e su Turchia, Ucraina e Mar Nero, a est, insistono due bolle di bassa pressione il cui effetto combinato risucchia aria calda dall’Africa sulla penisola italiana e sull’Europa centrale. Per ora il Monsone africano non è forte, ma ne va monitorata l’evoluzione».
Quanto all’effetto potenzialmente calmierante sulle temperature della corrente del Pacifico della Niña, «quest’anno sembra proprio che non si produrrà».