Dalla scomparsa all’omicidio, Denisa trovata morta a Montecatini: in manette una guardia giurata. Chi è, le accuse e cosa l’ha incastrato
Arrestato un uomo di 32 anni: è accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. La escort trentenne era sparita da Prato tra il 15 e il 16 maggio. Il corpo trovato decapitato
PRATO. Hanno trovato un corpo senza testa, l’hanno cercata e infine l’hanno trovata nelle vicinanze, in mezzo ai boschi di Montecatini, alle Panteraie. È finita come si era temuto fin dall’inizio la brutta storia di Maria Denisa Adas, la trentenne escort romena sparita da Prato nella notte tra il 15 e il 16 maggio dopo aver alloggiato nel residence Ferrucci. Il suo corpo in avanzato stato di decomposizione è stato trovato nella tarda mattinata di ieri dai carabinieri a ridosso di un casolare abbandonato, nascosto tra i rovi, accanto a una valigia, ma senza testa, appunto. E poche ore dopo è finito in manette un connazionale di Denisa, Vasile Frumuzache, una guardia giurata di 32 anni residente a Monsummano, interrogato fino a tarda sera dal procuratore di Prato Luca Tescaroli (Qui l’aggiornamento). Deve rispondere di omicidio volontario e occultamento di cadavere.
Il particolare della testa mancante non significa automaticamente che Denisa sia stata decapitata dal suo assassino. Il corpo è stato trovato in mezzo ai rovi e in tre settimane, tante ne sono passate dalla sua scomparsa, la testa può essere stata preda di un animale e allontanata dal corpo. Decisivo sarà il risultato dell’autopsia.
Da giorni i carabinieri avevano concentrato le loro ricerche in quella zona, perché le tracce lasciate dai due telefoni di Denisa portavano lì. Ma anche il “positioning” della Golf in uso all’arrestato, come spiega la stessa Procura. Elementi arricchiti dalle immagini delle telecamere di sorveglianza intorno al residence. In attesa di conferma, si può ipotizzare che una volta concentrati i sospetti sulla guardia giurata, sia stato possibile risalire ai movimenti dell’auto, magari col Gps che molte vetture montano a scopi assicurativi.
Il trentaduenne sono andati a prenderlo a casa, e siccome è una guardia giurata si è reso necessario l’intervento del Gis, il Gruppo di intervento speciale dei carabinieri chiamato in causa quando c’è da arrestare un soggetto armato. Lui pare che non abbia opposto resistenza e in serata di ieri è comparso davanti al procuratore, assistito dall’avvocato Diego Capano.
Al momento si può ipotizzare che il trentaduenne romeno sia stato l’ultimo cliente di Denisa, la notte del 15 (al telefono con la madre aveva parlato di un albanese), ma non si escludono altre ipotesi. Nel corso delle indagini la Procura aveva notificato un avviso di garanzia all’avvocato calabrese Marco Crocitta, sulla base del racconto di un’amica di Denisa che aveva riferito i contatti della madre col legale e raccontato la storia secondo la quale l’avvocato avrebbe saputo che la figlia fosse in mano a un gruppo di romeni, circostanza sempre smentita da Crocitta.
Si suppone che Denisa sia stata uccisa la stessa notte della sua scomparsa. Resta da capire se dentro al residence (in questo caso per soffocamento: non ci sono tracce di sangue, ma nemmeno di colluttazione) oppure una volta uscita, sotto la minaccia di una pistola. Lei era una molto attenta e anche sul sito web escort-advisor.com, dove si faceva pubblicità, avvertiva che di solito non andava a casa dei clienti. Dunque i casi sono due: o ha seguito qualcuno che conosceva, oppure è stata costretta a uscire dal residence con la forza. Per quale motivo, è ancora tutto da capire. La madre, anche lei indagata per false comunicazioni al pm, giorni fa ha detto che nell’ultima telefonata la figlia le aveva parlato di due persone che l’avevano seguita mentre andava a gettare l’immondizia.