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Coppia separata e immobili, ecco quando si paga l’Imu e quando c’è l’esenzione

Coppia separata e immobili, ecco quando si paga l’Imu e quando c’è l’esenzione

I chiarimenti della Cassazione: i consigli dell'avvocata Giulia Orsatti

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Io e mia moglie siamo proprietari del 50% ciascuno di due immobili dove abitiamo da quando ci siamo separati. A lei il giudice ha assegnato una delle due abitazioni. Chiedo: sono esente dal pagamento dell’Imu?
Umberto

L’Imu (imposta municipale propria) è il tributo dovuto dai proprietari o dai titolari di altri diritti reali sui beni immobili. Introdotta nel 2012 con l’art. 13 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, si applica alle abitazioni e a tutti gli altri beni immobili non qualificabili come “abitazione principale”, inclusi fondi commerciali e terreni. La definizione di “abitazione principale” ha generato dibattiti giurisprudenziali, in particolare sull’applicazione della disposizione prevista dall’art. 1, comma 741, lettera b) della Legge n. 160/2019. Tale disposizione definisce l’abitazione principale come l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, in cui il possessore e i membri del suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Di fronte a difficoltà interpretative, la giurisprudenza di legittimità è intervenuta con chiarimenti, come nella sentenza della Corte di Cassazione del 13 ottobre 2022, n. 209. La Corte ha ribadito che per abitazione principale si intende l’immobile in cui il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente, eliminando l’obbligo di un’unica agevolazione nel caso in cui i membri del nucleo familiare abbiano residenze diverse nel medesimo comune. Di conseguenza, è diventata irrilevante la scelta di residenza dei familiari del soggetto passivo ai fini dell’esenzione dal tributo. L’Imu è dovuta proporzionalmente alla percentuale di possesso e ai mesi di titolarità del diritto reale sull’immobile. Ad esempio, due coniugi proprietari ciascuno di un’unità immobiliare in cui risiedono e dimorano non sono soggetti al pagamento dell’Imu. Se invece gli immobili sono di proprietà comune al 50%, ciascuno sarà esentato dal pagamento del 50% dell’imposta sulla propria quota. Qualora entrambi gli immobili siano di proprietà esclusiva di uno dei coniugi, quest’ultimo sarà esentato dall’Imu sull’abitazione principale ma obbligato a pagare sull’altro immobile. Se invece i coniugi risiedono e dimorano ciascuno nell’immobile di proprietà dell’altro, entrambi saranno tenuti al pagamento dell’Imu ordinaria. Per gli inquilini in locazione abitativa, non è previsto il pagamento dell’Imu. Un ulteriore chiarimento arriva dalla Corte di Cassazione, in linea con quanto specificato dalla Corte Costituzionale, sul caso di separazione dei coniugi. La Corte ha stabilito che il coniuge assegnatario dell’abitazione in sede di separazione legale o divorzio è considerato unico soggetto passivo Imu, essendo titolare del diritto di abitazione sull’immobile. L’abitazione principale assegnata sarà quindi esente dall’imposta, a meno che non si tratti di un immobile detenuto in locazione, dove l’assegnatario subentra nel contratto di affitto senza modificare la soggettività passiva del proprietario. Il coniuge non assegnatario mantiene invece l’esenzione sull’unità posseduta e adibita a propria abitazione principale (cfr. Cass. ordinanza n. 6545/2023).

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