Il Tirreno

Immaginate una serata a cena da Alessandro Borghese, ospiti di Pupo, con la compagnia di Giuseppe Cruciani, Fabio Rovazzi e l’intera Dark Polo Gang. Una scena quasi surreale, ma assolutamente reale, raccontata dallo stesso Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, toscano originario di Ponticino, paese in provincia di Arezzo.

La cena

L’occasione? Una cena memorabile organizzata dal cantante per discutere di un tema che ha recentemente attirato l’attenzione: l’esclusione di Tony Effe dal concerto di Capodanno a Roma. Secondo Pupo, questo episodio ha catapultato Tony Effe al centro dell’attenzione mediatica. «Con la cancellazione della sua partecipazione al concerto di Capodanno a Roma, Tony Effe è improvvisamente diventato popolarissimo», ha dichiarato Pupo, ricordando di conoscerlo già da anni. «Eravamo in undici», racconta Pupo al Qn. «Li portai tutti a mangiare il tartufo da Alessandro Borghese. Tra gli invitati c'erano Giuseppe Cruciani, Fabio Rovazzi e, ovviamente, i ragazzi della Dark Polo Gang. Alla fine della serata, Borghese mi presentò un conto da cinquemilacinquecento euro. Niente di scandaloso, visto il consumo industriale di tartufo e champagne che ci fu». Un prezzo non indifferente, ma che Pupo sembra aver pagato con il sorriso, consapevole del valore dell’esperienza condivisa. Del resto, come lui stesso sottolinea, «la vita si impara soprattutto stando a tavola».

La promessa di Tony Effe

Il racconto diventa ancor più interessante quando Pupo ricorda la promessa fatta da Tony Effe al termine della serata. «Ricordo la gioia e la soddisfazione di Tony Effe che, salutandomi, disse: “Pupo, sei davvero un grande. Appena diventerò famoso e farò i soldi, ricambierò volentieri l’invito”». Un patto d’onore tra uomini di parola. E ora che Tony Effe è nel pieno del successo, Pupo non manca di lanciare una simpatica “bussata”: «Eccoci Tony, il momento è arrivato. Aspettiamo che il Festival finisca e poi tartufo a volontà e fiumi di champagne. Festeggeremo il tuo successo».