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La sorella di Troisi: «Quel genio di mio fratello ci ha portato nell’inimmaginabile»

La sorella di Troisi: «Quel genio di mio fratello ci ha portato nell’inimmaginabile»

Laurea honoris causa, le lacrime di Rosaria Troisi. Verdone: un medico dell’anima

21 febbraio 2023
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NAPOLI. La città non dimentica uno dei suoi figli più cari. L'Università Federico II ha conferito una laurea honoris causa in Discipline della Musica e dello Spettacolo a Massimo Troisi, che proprio l’altro ieri avrebbe compiuto 70 anni. E' stata la sorella Rosaria, visibilmente commossa, a ricevere la pergamena dal rettore Matteo Lorito. «C'è un po' di malinconia nel festeggiare senza il festeggiato – ha ammesso con la voce spezzata – ma questo è un giorno luminoso, Massimo ci ha spalancato le porte di una prestigiosa dimora. Ci ha preso per mano dolcemente, e ci ha accompagnato nell'inimmaginabile».

Tanti gli amici e colleghi presenti nel Complesso dei Santi Marcellino e Festo, nel centro storico del capoluogo campano, che hanno voluto ricordare il celebre comico e attore, morto nel 1994. Su tutti Enzo Decaro, che insieme a Lello Arena e a Massimo Troisi ha dato vita negli anni '70 al trio de La Smorfia, che dal teatro arrivò a spopolare in televisione. «E' un riconoscimento importante, dovuto e necessario – ha raccontato – Massimo non è divisivo, come sempre, ha unito le persone a un livello superiore. La cosa più bella è aver riconosciuto soprattutto il valore di un uomo di pensiero».

Anna Pavignano, sceneggiatrice e a lungo compagna di Troisi nella vita e nel lavoro, ha evidenziato che «finalmente Massimo avrà la conferma di essere una persona intelligente. Lui usava questa parola solo per definire la parte della cultura legata allo studio. Spesso lui si sentiva a disagio nei confronti di chi si sentiva intelligente, dice che la sua intelligenza era come un albero cresciuto morto. Ma quanti frutti preziosi e rari hanno dato quei rami». Non erano presenti fisicamente in chiesa ma hanno voluto ricordare Troisi anche personalità del calibro di Renzo Arbore, Giuliana De Sio, Vincenzo Mollica e Carlo Verdone. «Sarebbe stato bello poter ascoltare il tuo discorso per questa laurea - ha raccontato l'attrice – come vedi tu continui a vivere». Per Verdone invece l'attore napoletano avrebbe meritato anche «una laurea honoris causa in medicina, perché Massimo era il medico del buonumore, aiutava l'anima a sentirsi più leggera».
 

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