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Luce: da ottobre rischio +60%

di Sara Venchiarutti
Luce: da ottobre rischio +60%

Sabato scatta l’aggiornamento Arera, Nomisma stima un salasso nel mercato tutelato. Intanto la bolletta del gas diventa mensile per “alleggerire” gli effetti sugli utenti

28 settembre 2022
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FIRENZE. I rincari se li aspettano un po’ tutti. E ci saranno. Le bollette di luce e gas sembrano destinate a salire ancora. Dappertutto, anche in Toscana, di circa il 60%.

È tempo di aggiornamento tariffario per l’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, con la vicina scadenza del trimestre in corso il 30 settembre. E, finito un trimestre, se ne inizia un altro (dal 1° ottobre) con l’adeguamento delle tariffe dei consumatori ai costi del mercato nel mercato tutelato.

Ad ora è ancora prematuro stabilire di quanto saranno con precisione i “nuovi” prezzi delle bollette. Sono ancora in corso, in fase di ultimazione, gli ultimi calcoli da parte dello staff tecnico dell’ente sulla base delle risorse stanziate e tra pochi giorni l’Arera comunicherà gli aggiornamenti per gli ultimi tre mesi dell’anno.

Certo è che un aumento con ogni probabilità ci sarà, anche se (e anche qui il condizionale è d’obbligo) più contenuto rispetto a quello che si aspettava la stessa Arera, il cui presidente, Stefano Besseghini, aveva addirittura prospettato, in assenza di provvedimenti da parte del governo, un aumento del 100% delle bollette a partire dal primo ottobre. Raddoppiate, in sostanza.

Alla fine però sono stati stanziati anche stavolta dal governo, a metà settembre, ulteriori fondi per contenere le bollette. E ora bisognerà vedere come tutto questo si tradurrà nelle spese di luce e gas da affrontare nei prossimi mesi.

Le ipotesi e gli aumenti

Gli interventi calmieratori ci saranno, ma probabilmente non saranno sufficienti a bloccare del tutto gli aumenti. Che, malgrado l’azione di contenimento della variazione dei prezzi già adottata nei trimestri precedenti, sono già arrivati a un 91% nel caso della bolletta elettrica per il periodo tra il 1° ottobre 2021 e il 30 settembre 2022 rispetto al periodo equivalente nell’anno precedente. Stesso discorso per quella del gas, con una variazione del +70,7%.

Insomma, le bollette pesano sempre di più e questa tendenza sembra proprio non fermarsi. Anche in vista di un autunno-inverno considerato particolarmente difficile. Le associazioni dei consumatori denunciano infatti il rischio di una vera e propria stangata.

Le previsioni: +60%

E ora? Intanto l’Arera ha stabilito che a partire dal 1° ottobre le bollette del gas saranno mensili. Di fatto una rateizzazione per cercare di “alleggerire” gli effetti sugli utenti. Ma le previsioni restano tutt’altro che rosee. «Dopo due trimestri in cui le bollette sono rimaste ferme grazie ai forti interventi del governo – spiega Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia – l’Arera è costretta a rivederle al rialzo da ottobre, almeno per quelle dell’elettricità».

E Nomisma fa una prima stima: «Nel prossimo trimestre le bollette elettriche potrebbero aumentare del 60% circa, con un nuovo massimo del prezzo dell’elettricità di 66,6 centesimi per kilowattora (25 centesimi in più rispetto al trimestre precedente). Senza interventi del governo l’impennata sarebbe addirittura del 100%, ma in ogni caso si tratta di aumenti devastanti».

E se l’Arera renderà noto l’aggiornamento della luce entro la fine del mese, per il gas bisognerà aspettare la fine di ottobre. Con il nuovo meccanismo, approvato la scorsa estate, le variazioni saranno infatti mensili e si determineranno con i prezzi effettivi del mese concluso. In ogni caso la stima preliminare di Nomisma Energia è in questo caso di un rialzo del 70%.

«Assumendo che i prezzi che prevalgono adesso sul mercato spot del Psv (punto di scambio virtuale, praticamente il mercato all’ingrosso italiano) si stabilizzino su tutto ottobre – aggiunge Tabarelli – si avrebbe una variazione del 70% della tariffa del gas al tutelato a 210 centesimi per metro cubo. Un valore straordinariamente alto rispetto ai 70-80 centesimi su cui la tariffa ha oscillato per anni».

Stoccaggi al 90%

Una notizia positiva però c’è: gli stoccaggi di gas in Italia sono arrivati al 90%, l’obiettivo che si era fissato il governo. Ma il rischio razionamento, avverte Nomisma, non è sventato: se l’inverno sarà rigido, e se la Russia chiuderà i rubinetti, tra febbraio e marzo potrebbe diventare necessario tagliare i consumi. l


 

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