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Toscana

l'inchiesta sul figlio

La nuova mossa di Beppe Grillo, un perito indaga sulla ragazza

Un’immagine dal video in cui Beppe Grillo difende il figlio
Un’immagine dal video in cui Beppe Grillo difende il figlio

Incarico al dottor Salvi, si occupò di Donato Bilancia e della morte di Giuliani al G8. Intanto uno degli amici di Ciro “molla” gli altri: «Io dormivo, non so niente»  

28 aprile 2021
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GENOVA. Mentre uno degli amici del figlio di Beppe Grillo si sfila dal gruppo accusato di violenza di gruppo nei confronti di una ragazza italo-svedese, emerge anche una indagine parallela, commissionata dallo staff della difesa.

Si tratta di un’analisi dei filmati, della corporatura e del comportamento della presunta vittima. Un’iniziativa che non può che rinfocolare una polemica già rovente dopo il filmato con il quale Beppe Grillo difendeva il figlio Ciro, accusando la ragazza di essere consenziente.

Incaricato di questo esame commissionato dalla difesa è il dottor Marco Salvi, medico legale romano, in forza all’Asl3 genovese, contattato nei giorni scorsi dagli avvocati difensori che seguono il caso del presunto stupro di gruppo che coinvolge Ciro Grillo, figlio del comico genovese e fondatore del Movimento 5 Stelle, e tre suoi amici. Salvi è noto per essersi occupato in passato del caso del serial killer Donato Bilancia e dell’omicidio di Carlo Giuliani, nel G8 del 2001.

Il medico legale avrà a disposizione tutto il materiale in possesso dei legali al fine di analizzarlo e così provare a capire in che condizioni fosse la ragazza quella notte, ma anche quali altre risposte i frame possano dare alla vicenda.

Si cercherà di capire se vi siano testimonianze convergenti sui diversi momenti di quella serata, a partire dall’assunzione di alcol.

I video possono aiutare a far chiarezza sulla vicenda, ma vanno considerate molte variabili. Per esempio, per quanto riguarda l’assunzione di alcol, molto dipende dal soggetto, dal sesso, dal peso, dalla quantità di massa grassa, dall’abitudine al bere, dalla capacità di metabolizzare l’alcol e da tanti altri fattori.

Intanto nella vicenda di questo presunto stupro di gruppo compiuto da Ciro Grillo e altri tre amici nella villa in Costa Smeralda del fondatore del M5s, uno dei protagonisti si smarca.

È Francesco Corsiglia, genovese, 22 anni. Due settimane fa è stato sentito in procura a Tempio Pausania e ha raccontato la sua verità. «Ho avuto un rapporto consenziente – ha detto – eravamo solo io e lei, poi mi sono addormentato. Di ciò che è successo dopo io non so niente». Con Ciro Grillo e Corsiglia sono coinvolti anche Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta. Corsiglia come gli altri ragazzi rifiuta la contestazione di aver abusato della studentessa conosciuta alla discoteca Billionaire insieme a un’amica.

Corsiglia ha fatto notare anche di essere l’unico che non compare nelle foto e nei video ritenuti fondamentali dalla procura.

Francesco Corsiglia non compare neppure nelle immagini che hanno portato a un secondo capo d'imputazione sempre per l’ipotesi di reato di violenza sessuale, questa volta nei confronti della seconda ragazza conosciuta dal gruppo in discoteca: quando l’amica della italo-svedese era addormentata sul divano, ubriaca, altri due si fanno fotografare mentre le avvicinano i loro genitali. —


 

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