Il Tirreno

Toscana

I giganti della Terra per dare vita al teatro del Silenzio

I giganti della Terra per dare vita al teatro del Silenzio

A Lajatico “Presenze”, ultima opera del gruppo Naturaliter specializzato nel creare squali, diavoli e licantropi in resina

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CAPANNOLI. Per trasportare le due statue che quest’anno renderanno monumentale la scenografia del Teatro del Silenzio è stato necessario l’uso dell’elicottero (VIDEO). Del resto, serviva un viaggio molto più che eccezionale per spostare da Peccioli a Lajatico un uomo con la mano a terra e le ginocchia piegate come se si stesse alzando, alto nove metri e pesante due tonnellate e un altro a mezzo busto da una tonnellata e cento e sei metri e mezzo.

Gli autori di queste opere in poliuretano, polistirolo ad alta densità e fibrocemento sono i due fratelli Gianluca e Alessio Salvadori e Catia Marucci che insieme formano Naturaliter, artisti della riproduzione di ambienti naturalistici, animali, ma anche di figure mitologiche e di reperti storici. Copie fedeli in resina (FOTO), con un uso marginale della tassidermia. E che puntualmente finiscono nei musei zoologici o di storia naturale di tutto il mondo. Un’attività particolare, ma che permette ai tre pisani di non sentire la crisi. «Abbiamo molte commesse - racconta Gianluca, il fondatore dell’azienda che ha sede a Capannoli - anche perché lavoriamo molto con l’estero».

FOTO I giganti della Terra al teatro del Silenzio

Ma lo sforzo maggiore quelli di Naturaliter lo hanno fatto per realizzare “Presenze”, le statue che tutti vedranno al Teatro del Silenzio. A Lajatico ce ne sono due. Ma il progetto è composto da altrettante statue che sono state prodotte per la discarica di Peccioli, su commissione della Belvedere Spa, società che sostiene il gruppo di artisti di Capannoli. Gianluca, Alessio e Catia hanno stilato una serie di proposte per il sito di gestione di rifiuti, tra cui anche un formicaio gigante, oppure strutture megalitiche della storia, come le piramidi. «Il presidente di Belvedere, Renzo Macelloni - ha scelto le statue che simboleggiano l’energia dei rifiuti che dà nuova vita all’uomo - raccontano i Naturaliter - Infatti, una è composta da una testa e un braccio, come se l’uomo uscisse da una grandissima buca. La seconda e la terza sono una donna e un uomo a mezzo busto che fanno forza sulle braccia e la quarta è quella in posizione raccolta che usa le gambe come per mettersi in piedi». Queste ultime due sono state scelte per accompagnare Bocelli & friends nello show di sabato prossimo, ma quella da nove metri di altezza è stata costruita materialmente dentro i confini della discarica, sotto una tensostruttura che conteneva la figura divisa in due tronconi, poi uniti grazie a una gru.

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