Il Tirreno

L'intervista

Elisa al Pistoia Blues: «La mia vita green anche nei concerti»

Luca Trambusti
Elisa al Pistoia Blues: «La mia vita green anche nei concerti»

Elisa si racconta a Il Tirreno in vista del live che il 10 luglio aprirà la rassegna Storytellers

06 luglio 2022
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Si è aperta la 41esima edizione del Pistoia Blues Festival. In piazza Duomo fino al 16 luglio andrà in scena una nuova formula che unisce le due attuali entità della rassegna. Durante la pandemia è nata “Storytellers – Suoni d’autore”, una serie di concerti con i protagonisti della musica d’autore italiana. Sul palco saliranno grandi nomi internazionali (Simple Minds e Paolo Nutini entrambi sold out e i Gov’t Mule) accanto alle star nazionali Manuel Agnelli, Willie Peyote e la giovane Ariete. Il compito di aprire la rassegna “Storyteller” è però affidato a Elisa che sarà in piazza Duomo il 10 luglio con il suo tour a vocazione green, organizzato con una serie di regole attente all’impatto ambientale. Elisa sarà nuovamente in Toscana il 29 luglio a Follonica, 25 agosto a Castiglioncello e il 17 settembre a Pisa.

Questo tour è pensato in chiave green; cos’è cambiato rispetto ai precedenti?

«Stiamo seguendo un protocollo stilato dal Politecnico di Milano insieme a Music Innovation Hub. Abbiamo ridotto il numero di tir, utilizzando strutture del posto. Sono state abolite le bottigliette di plastica e utilizzate solo auto ibride. Le scenografie sono realizzate con criteri di ecosostenibilità e i concerti, dove possibile, vengono organizzati in orari in cui si possa sfruttare la luce solare. Inoltre nella fase di produzione si è tenuto conto della compensazione del consumo di energia e dello spreco alimentare, preferendo materiali di seconda mano e merchandising eco-compatibile. Abbiamo anche assunto personale nel rispetto dei criteri d’inclusione».

Nota da parte del pubblico un apprezzamento e condivisione verso le tematiche ambientali?

«Assolutamente sì. Nell’ultimo periodo si è sviluppato un movimento e una coscienza green molto forte. Forse anche un po’ per moda, ma ben venga che questo tema diventi di moda. I megafoni servono sempre. La sensibilizzazione è il mio obiettivo e anche il senso della collaborazione con l’Onu che mi ha riempito di orgoglio. Dobbiamo renderci conto tutti che facciamo parte di questo mondo e non lo possediamo, nessuna specie lo possiede. Il mondo è il posto dove tutti viviamo insieme. Spero che il rispetto per l’ambiente diventi sempre di più una tendenza, una cosa normale».

Il suo stile di vita è rivolto alla sostenibilità?

«Sì. Dal 2003 stampo i dischi su materiali riciclati, in casa ho i pannelli solari, la macchina elettrica, la pompa di calore, compro più possibile prodotti ecologici, il cibo dai coltivatori locali e cerchiamo di mangiare poca carne e poco pesce, evitando gli allevamenti intensivi».

Lei è mamma ed è in tour con suo marito; è difficile conciliare il ruolo di genitori con il vostro lavoro?

«La maternità mi ha reso più coraggiosa, più solida, più consapevole. Ora che i bambini sono ancora piccoli li portiamo spesso con noi. Emma ha iniziato quando aveva cinque mesi. Sono venuti con noi anche in Spagna, a Parigi e mia figlia negli Stati Uniti. Ma non hanno mai perso le lezioni grazie ad una scuola che permette da anni anche le lezioni via Skype. Siamo una famiglia rock’n’roll».

Se riguarda indietro ai primi concerti di Elisa cosa vede?

«Ero giovane, ingenua, vivevo in un mondo tutto mio. Ho vissuto l’arrivo della popolarità nel modo più puro che si possa immaginare, alla prima esperienza in tutto. Non pensavo alla carriera. La vittoria a Sanremo mi ha cambiato la vita ma l’emozione di tornare sul palco ogni volta è la stessa e anche la mia vita non è cambiata così tanto, sicuramente continuare a vivere nella mia terra mi ha aiutato a non staccarmi dalla realtà quotidiana. Nel tour ci sono quattro tappe in Toscana».

Qual è il rapporto con la Toscana?

«È una terra che amo moltissimo per la cultura, l’arte e lo straordinario paesaggio. Conserva ancora molte aree verdi. Abbiamo scelto la Toscana per girare il video di “O forse sei tu”, il brano di Sanremo. Siamo stati nella bellissima pineta di Cecina Marina, vicino Livorno, accolti meravigliosamente da pini, ginepri e lecci». l


 

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