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La storia di Gabriele, "ambasciatore" della birra dalla Val di Cornia a Londra

Cecilia Cecchi
La storia di Gabriele, "ambasciatore" della birra dalla Val di Cornia a Londra

Bertucci ha ideato “Che c’è nel bicchiere?” durante il lockdown. E il suo guizzo ha avuto successo 

27 aprile 2021
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PIOMBINO. «Nato in Toscana terra del vino, mi sono innamorato della birra, scegliendo di diventare voce degli artigiani che si dedicano alla produzione». Passione che diventa lavoro “inventato” durante le restrizioni di quest’era Covid-19 e che funziona come racconta Gabriele Bertucci, 34 anni, da Londra. Piombinese di nascita, per un po’ residente a Venturina, col diploma di ragioniere all’Einaudi e poi studi tra Pisa e Bologna, Gabriele trasloca con la fidanzata a Londra nel 2012 senza più tornare. Durante le chiusure per pandemia fonda la comunità digitale What’s in the glass? (Che c’è nel bicchiere? ) piattaforma per storie sull’ospitalità e l’industria della birra attirando aziende, scrittori ed esperti di settore.

Primo progetto collegato – WITG? – la raccolta di video in diretta con personalità della birra nel Regno Unito e in Europa. A stretto giro il premio da The British Guild of Beer Writers come “Best Citizen Beer Communicator”, per la serie di video podcast Digital Beer Streams. Non una favola, succede. «A Pisa avevo cominciato con letterature europee per l’editoria ma si sentivo ancora troppo vicino casa. Così – dice – mi sposto a Bologna puntando su scienza della comunicazione ma con una vita sociale e culturale coinvolgente, compreso il crescente interesse per mondo delle birre. Primo lavoro in un pub nel 2010, al The Green Apple di San Vincenzo, non ringrazierò mai abbastanza Raffaele Desole per quanto mi ha insegnato. Con Ilenia siamo andati a Londra dopo la laurea per una prova e siamo rimasti cambiando case, lavori. E ci siamo sposati. Qui ho deciso di continuare a lavorare nei pub connessa la crescente passione per la birra; tant’è che sono entrato nella comunità collaborando con diverse aziende. Sono un “comunicatore contemporaneo” – conferma Gabriele –, avendo condotto e curato show ed eventi a tema, offerto sessioni di formazione e degustazioni da più di dieci anni. Appassionato di tutto ciò che riguarda quest’industria: sono attivo nella “scena” della birra artigianale, comunità fatta dalle persone che vi ci gravitano intorno e sono un frequentatore dei pub, i luoghi dove la comunità si ritrova». Sommelier della birra accreditato, oltre che giudice di concorsi birrari nel Regno Unito. «Lavoro sospeso per la pandemia, senza poter uscire, visitare i pub e incontrare i miei amici. Ho deciso di usare il tempo per sviluppare nuove competenze, ma anche connettermi e connettere le persone del mio settore. Così ho lanciato – ricorda – la comunità digitale What’s in the Glass? proprio per restare in contatto con la scena della birra artigianale. Piattaforma in cui racconto storie sull’ospitalità e l’industria della birra e le persone che ci lavorano, collaborando con creativi per offrire esperienze sempre migliori ed aggiornate. Il team dietro questo progetto digitale comprende video maker, scrittori ed esperti di birra, tutti intenzionati a dare voce all’industria dell’ospitalità e della birra del Regno Unito in questo momento critico».

WITG?, la raccolta di show in diretta e poi “Turning the tide”, progetto ugualmente ambizioso. «Giusto in tempo per celebrare la fine delle restrizioni nel Regno Unito – aggiunge Gabriele – in aprile abbiamo lanciato questo nuovo appuntamento per condividere le voci dell’industria della birra e dell’ospitalità, nel momento in cui hanno più bisogno di essere ascoltate. Tutto per aumentare la consapevolezza sulle difficoltà fronteggiate e far apprezzare il significato dell’ecosistema dei pub al più grande numero di persone possibile». Tradurre e pubblicare gli episodi in italiano dedicandosi pure al futuro della birra artigianale italiana o su come re-immaginarsi un’industria che si basa sulle interazioni umane, il passo è breve. “Capovolgere la marea” di birra: più che un invito a restare connessi.

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