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Jannik Sinner, la finale a Pechino vale più di un titolo: e in tribuna spunta il cartello di un tifoso


	Jannik Sinner
Jannik Sinner

La stella azzurra ritrova Alcaraz: «Sarà una sfida dura, ogni match è diverso. Mi godo il fatto di essere ancora in finale, spero che domani sarà un bel match»

01 ottobre 2024
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PECHINO. Jannik Sinner naviga spedito con vento Forza 7. Come una Luna Rossa più forte di ostacoli ed imprevisti, il campione altoatesino, quando il mare inizia ad ingrossarsi, domina le onde emotive e non si fa travolgere dai cattivi pensieri.

Sguardo in avanti

Il 2024 del numero uno, seppur condizionato dal caso doping, sarà ricordato come quello dei record: contro il giovane cinese Yunchaokete Bu, martedì 1 ottobre, conquista all'Atp 500 di Pechino, la settima finale stagionale, la 59ma vittoria dell'anno e la 15ma consecutiva. Numeri da sogno per l’azzurro che piega, dopo oltre due ore di lotta, la resistenza del 96mo del ranking, in tabellone grazie ad una wild card, con il punteggio di 6-3 7-6 (3). Mercoledì 2 ottobre (inizio alle 11), per la difesa del titolo conquistato lo scorso anno, la stella azzurra troverà dall’altra parte della rete lo spagnolo Carlos Alcaraz, n.3 Atp e seconda testa di serie, che si è imposto per 7-5 6-3 sul russo Daniil Medvedev, n.5 del ranking e 3 del seeding, finalista dodici mesi fa.

Ancora tu

Il 21enne di El Palmar (Murcia) è in vantaggio per 6-4 nel bilancio dei confronti diretti (compreso il match giocato nel Challenger di Alicante nel 2019) e ha vinto gli ultimi due, entrambi disputati quest’anno, in semifinale ad Indian Wells e al Roland Garros. «Sarà dura», ha ammesso Sinner consapevole che lo spagnolo è l’unico giocatore ad essere riuscito a battere due volte in stagione l’azzurro. Ma la voglia di rivincita è tanta. «Sono contento di tornare in finale a Pechino, con Alcaraz sarà una sfida dura, ogni match è diverso. Mi godo il fatto di essere ancora in finale, spero che domani sarà un bel match», ha dichiarato l’azzurro che ha dovuto respingere gli assalti del cinese, rivelazione del torneo, che dopo aver lasciato negli ottavi appena sei giochi a Lorenzo Musetti aveva eliminato in due set anche il russo Andrey Rublev. «Contro Bu è stato un match duro, non lo conoscevo molto e all'inizio non sapevo cosa aspettarmi. Nel primo set ho giocato un buon tennis, nel secondo ho perso intensità, ma ho avuto occasioni che non ho sfruttato. Mentalmente sono rimasto nella partita e ho giocato un tiebreak buono», ha sottolineato l'altoatesino che anche a Pechino ha potuto contare sulla spinta dei suoi fan.

Il cartello

Tra loro un bimbo che avvolto nel tricolore ha esposto un cartello colorato con la scritta “Sinner patrimonio dell'umanità”. Una ennesima prova di affetto verso un giocatore che per la sfida contro Alcaraz dovrà essere perfetto. Come lo scorso anno quando a Pechino lo eliminò in semifinale 7-6 6-1 con cui allora salì al quarto posto nel ranking. Sinner è imbattuto dal 14 agosto (data del primo match al Masters 1000 di Cincinnati) e vincendo contro lo spagnolo allungherebbe a 16 la sua striscia di vittorie consecutive, seconda solo alle 19 incamerate tra la l’inizio delle Finals della Coppa Davis 2023 e i quarti di finale di Indian Wells 2024.

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