Il Tirreno

Sport

Calcio

Mourinho gela la Roma: «Resto sicuro? Lo ha detto il Ceo, non io»

Mourinho gela la Roma: «Resto sicuro? Lo ha detto il Ceo, non io»

Josè prima del Salisburgo: «Interpretazioni del club». Tegola sulla Juve: a Nantes senza Chiesa, si fa dura

23 febbraio 2023
3 MINUTI DI LETTURA





ROMA. Non sarà un playoff di Europa League a spostare l'ago della bilancia nelle scelte del suo futuro, così come non sembra contare nemmeno un piazzamento finale in Champions League. Josè Mourinho continua a tenere in apprensione l'ambiente romanista su un suo possibile addio a fine stagione e alla vigilia del match di domani con il Salisburgo rincara la dose di mistero stroncando le certezze del Ceo Berardi, che si era detto sicuro che il portoghese resterà alla Roma: "Non ho scambiato nessuna parola con il Ceo su questo tema. Il fatto che io rimanga alla Roma è semplicemente una sua interpretazione", dice il tecnico della Roma. "Se la Champions è importante per il mio futuro alla Roma? E' l'ultima cosa che voglio pensare, oggi è il giorno di pensare a domani. E' anche una partita da dentro o fuori, non voglio neanche pensarci al mio futuro. Il futuro è domani contro il Salisburgo. Non voglio parlare della mia situazione", ha aggiunto il portoghese.

Diciassettesimo sold out stagionale e quota di un milione di spettatori all'Olimpico superata. Ma non saranno questi i numeri che faranno la differenza. La fedeltà allo stadio della tifoseria giallorossa resta solida ma potrebbe subire una incrinatura se la squadra di Mourinho dovesse vivere una serata storta senza appello, "da dentro o fuori", come ammette lo stesso Mourinho, che ribadendo di essersi già scusato con i tifosi per l'uscita poco felice sul loro scarso apporto dopo il Verona, oggi ha aggiunto: "Non è il mio lavoro (criticare i tifosi, ndr), sono io che devo essere criticato da loro. Mi sono già scusato, domani mi aspetto la mia squadra con l'atteggiamento giusto. E' qui dove posso cercare di avere un'influenza positiva. Ovviamente siamo abituati a una curva calda, a una curva che ci ha dato tanto l'anno scorso principalmente in questo tipo di partite decisive". Una mano lava l'altra e quindi "con il suo atteggiamento - ha precisato Mou - la squadra può aiutare a un'atmosfera più costruttiva. Spero che lo stadio capisca che in campo andremo per dare tutto", ha concluso Mourinho specificando di essere "sicuro che domani saranno gli occhi dei ragazzi saranno quelli di chi vuole vincere".Il match contro il Salisburgo, gara di ritorno dei playoff di Europa League, ha il forte sapore della svolta. Dopo l'uscita di scena in Coppa Italia che ha polverizzato uno degli obiettivi stagionali, la Roma, terza in campionato e dunque in piena zona Champions, è chiamata a non naufragare e restare ancora aggrappata all'Europa: il ko per 1-0 arrivato nei minuti finali di un match che i giallorossi hanno condotto per larga parte senza particolari ruschi, impone una gara di coraggio, cuore e determinazione. Senza rinunciare ai gioielli della rosa. Nonostante il recente affaticamento muscolare Dybala, non mancherà all'appuntamento contro gli austriaci. L'allarme dopo la sua uscita dal campo nell'intervallo del match di andata, è rientrato e la Joya è pienamente recuperato dopo aver saltato la sfida di campionato contro il Verona: "Dybala e Abraham sono disponibili, Wijnaldum è un'opzione", anticipa Mou. Non mancherà all'appello neanche il capitano Lorenzo Pellegrini, anche lui uscito acciaccato nel match d’andata akla Red Bulla Arena. La prime certezze di formazione riguardano la difesa. Davanti a Rui Patricio giocheranno i tre titolarissimi Smalling, Ibanez e Mancini. In mediana ancora spazio per Matic e Cristante, mentre sulle fasce potrebbe toccare a Zalewski sulla sinistra e Karsdorp sulla destra, entrambi autori di prestazione convincente nella vittoria contro l’Hellas. In alternativa pronti El Shaarawy (o Spinazzola che ha mostrato ampi segnai di ripresa) e Celik. Sulla trequarti spazio al recuperato Pellegrini. Nel caso di stop per Dybala pronto lo stesso El Shaarawy o Volpato, dato che Solbakken non è in lista Uefa. E c'è sempre il 'Gallo' Belotti pronto a sostituire eventualmente Abraham. mal/sid

A Firenze
Il dramma

Fiorentina-Inter, malore per Edoardo Bove: è in terapia intensiva. La nota di club e ospedale: «Esclusi danni acuti»

Sportello legale