Europa
Prato, arrestato l’operaio sfruttato che faceva finta di fare l’imprenditore – Video
I carabinieri hanno scoperto un dormitorio abusivo in una confezione di Iolo, intestata a un prestanome cinese che aveva ricevuto un permesso di soggiorno per motivi di giustizia. Ora gli verrà revocato
PRATO. Un operaio cinese che aveva ricevuto un permesso di soggiorno per motivi di giustizia è stato arrestato dai carabinieri perché era stato utilizzato da un connazionale come prestanome in una confezione di Iolo. Lo rende noto oggi, 18 dicembre, il procuratore Luca Tescaroli.
Cosa è successo
L’operaio che faceva finta di essere un imprenditore è stato trovato nel corso di una perquisizione nella confezione Ren Liwei in via XX Settembre 34, accanto alla quale era stato realizzato un dormitorio abusivo di 50 metri quadri all’interno del quale sono stati realizzati nove posti letto in condizioni igieniche e di sicurezza del tutto precarie. «Condizioni incompatibili con la dignità umana – commenta il procuratore nella sua nota – che testimoniano la logica imperante nel territorio di perseguire la massimizzazione del profitto a discapito dei requisiti minimali di tutela della persona».
Cosa è emerso dalle indagini
La confezione cinese di Iolo, spiega ancora la Procura, lavorava per conto di grandi marchi della moda, come è emerso in numerosi controlli eseguiti nel “distretto parallelo”. Marchi che non si preoccupano delle condizioni in cui viene prodotta la merce nell’ultimo anello della filiera, salvo poi praticare prezzi molto superiori al costo della manodopera. Il dormitorio abusivo è stato dunque sequestrato e il prestanome arrestato. Ora perderà anche il permesso di soggiorno che aveva guadagnato grazie all’inchiesta sulla società “Arte Stampa”, dove risultava impiegato in nero. Nel corso della perquisizione sono stati identificati tre lavoratori senza permesso di soggiorno.
