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Le indagini

Prato, sparò in testa a una tassista abusiva (che si è salvata): arrestato l’aggressore

di Redazione Prato

	Una delle armi sequestrate a casa dell'arrestato
Una delle armi sequestrate a casa dell'arrestato

In manette è finito un cinese di 35 anni accusato di tentato omicidio e rapina aggravata. In casa aveva droga per 200mila euro: fermato anche un connazionale

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PRATO. I poliziotti della squadra mobile hanno arrestato nella serata di venerdì 7 novembre il presunto autore del tentato omicidio avvenuto nella notte tra il 17 e il 18 aprile ai danni di una donna cinese di 46 anni, tassista abusiva. Si tratta di uno degli episodi violenti che nel mese di aprile avevano fatto scattare l’allarme nella comunità cinese di Prato. In carcere è finito un cinese di 35 anni, mentre proseguono le indagini per individuare un complice.

Secondo quanto ricostruito dalla Procura, il trentacinquenne aveva contattato la tassista sua connazionale su WeChat per essere portato a Vaiano. Il taxi, un Volkswagen Sharan, era andato a prenderlo in via Pistoiese all’altezza del civico 430 e l’uomo si era fatto portare in una zona isolata del comune di Vaiano. Qui aveva aggredito la conducente tentando di strangolarla con un cavo elettrico. L’azione si era interrotta quando nelle vicinanze era passata una pattuglia dei carabinieri. L’aggressore si era così messo al volante dell’auto ed era tornato a Prato, dove aveva sparato alla testa della donna con una pistola calibro 9. Il proiettile restò conficcato nel cranio e solo per un miracolo la donna si è poi salvata. Nel frattempo l’aggressore aveva sottratto 9.000 euro dal wallet della donna su WeChatPay e un paio di telefoni cellulari.

Il trentacinquenne è stato fermato venerdì sera all’uscita del casello autostradale di Prato Ovest. Ma le sorprese non erano finite. La polizia ha infatti proceduto alla perquisizione dell’abitazione dove l’uomo vive e ci ha trovato 9 chili di sostanze stupefacenti (anfefamina, ecstasy, mdma, oppiacei e hashish, per un valore di circa 200mila euro), oltre a strumenti per modificare le armi, in grado di trasformare le pistole scacciacani in pistole vere. Nell’abitazione è stato trovato un altro cinese di 39 anni, anche lui arrestato per la detenzione delle sostanze stupefacenti. Le accuse contestate al trentacinquenne sono di tentato omicidio, rapina, detenzione di sostanze stupefacenti e detenzione e porto di armi.

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