Addio al batterista toscano che suonò con i grandi, le parole commosse di Laura Pausini
Massimo Pacciani collaborò con Venditti, Tozzi, Nuti, Salvatores e insegnava alla Verdi
PRATO. Il mondo della musica piange Massimo Pacciani, uno dei batteristi più noti e apprezzati della scena pop italiana. Sessantanove anni, nato a Prato, Pacciani se n’è andato improvvisamente nella notte di mercoledì 24 settembre. La notizia è arrivata attraverso le parole di Laura Pausini, amica e compagna di tanti palchi, che su Instagram ha scelto di salutarlo con le note di Un’emergenza d’amore: «Sei volato via improvvisamente, grazie per il tuo talento e la tua amicizia. Quanta musica abbiamo condiviso». Una vita intera dietro i tamburi, ma sempre in prima linea.
Pacciani aveva suonato con Antonello Venditti, Raf, Umberto Tozzi, Marco Masini, Gianni Morandi, Irene Grandi. Un curriculum sterminato, che racconta decenni di concerti, tour mondiali, registrazioni e amicizie nate dentro e fuori le sale prove. Musicista raffinato, generoso, capace di dare ritmo e sostanza senza mai rubare la scena. Da qualche tempo insegnava batteria alla Scuola di Musica Verdi, portando a nuove generazioni la sua esperienza e l’entusiasmo di chi aveva attraversato la musica da protagonista.
La sua carriera non si era fermata ai concerti. Pacciani aveva firmato colonne sonore per il cinema, lavorando con registi come Gabriele Salvatores – c’è anche la sua mano in Mediterraneo, Premio Oscar nel 1992 – Marco Risi, Giovanni Veronesi. Aveva collaborato a lungo con Francesco Nuti, condividendo l’appartenenza a una stessa terra. In televisione lo si ricorda a Sanremo Giovani con l’Orchestra Rai, e in radio con Fiorello nei giorni d’oro di W Radio2. Nato e cresciuto a Prato, da anni viveva a Reggello, senza mai recidere i legami con la sua città e con il quartiere di Chiesanuova, dove tornava spesso. Alla sua maniera, discreta e affettuosa, aveva continuato a considerarsi “uno di casa”. Oggi la comunità musicale, e non solo, lo saluta con dolore. Le parole di Laura Pausini hanno dato voce a un sentimento diffuso: «Riposa in pace, Massimo».