Il Tirreno

Prato

Meteo

Montemurlo, sta per arrivare il maltempo (è allerta): «Ma i tombini li puliamo noi»

di Mario Neri

	La pulizia fai da te dei tombini
La pulizia fai da te dei tombini

Mentre le previsioni annunciano forti temporali, via Toti si prepara come può. Non con squadre di pronto intervento, ma con condomini che si sporcano le mani

2 MINUTI DI LETTURA





MONTEMURLO. Sulla via Enrico Toti, a Oste di Montemurlo (Prato), c’è un uomo chinato sull’asfalto. Ha una paletta da giardino in mano e scava dentro un tombino inghiottito dal fango. Si chiama Rocco Ceravolo e non è un operaio del Comune né di Pubbliacqua: è un residente che, insieme a un vicino, cerca di liberare da solo la grata di scolo. Perché tra poche ore arriverà la pioggia (c’è allerta gialla), e qui la memoria dell’alluvione del novembre 2023 brucia ancora.

«La strada è tristemente nota per allagarsi anche con precipitazioni di media intensità», scrive Ceravolo in una lettera indirizzata alla redazione. Da settimane, racconta, segnala il problema di quel tombino ostruito: prima a Pubbliacqua, poi al Comune, infine alla segreteria del sindaco Simone Calamai. Nessuna risposta, nessun intervento. Intanto, la buca resta invisibile, coperta da una crosta di melma che l’escavatore di una ditta aveva riversato in superficie dopo la riparazione di un tubo rotto. Così la scena è questa, ed è simile a molte altre nel quartiere: cittadini con guanti, cazzuole e badili che cercano di garantire il deflusso delle acque, mentre le istituzioni tacciono. «Per la serie: è importante la collaborazione cittadini-istituzioni, ma dovrebbe esserlo altrettanto istituzioni-cittadini, e non solo ai fini pubblicitari», scrive ancora Ceravolo, con una punta di amara ironia. Il paradosso si ripete: in un territorio ferito dalle alluvioni, dove l’acqua è sinonimo di paura, il destino di una strada dipende dalla buona volontà dei residenti.

Ogni goccia che cade dal cielo porta con sé il ricordo delle case invase dal fango, dei negozi devastati, delle persone costrette a spalare notte e giorno. Eppure, a due anni di distanza, c’è chi ancora combatte con tombini intasati e la paura che lo spettro torni ancora. «Il Comune avrà di sicuro problemi più gravi da affrontare, ma quando un cittadino chiama almeno rispondere è cortesia», scrive Rocco. La sua voce è quella di tanti che si sentono lasciati soli. A Montemurlo, oggi, la prevenzione non è fatta di piani strategici o grandi opere, ma di un secchio e una pala.

E mentre le previsioni annunciano forti temporali, via Toti si prepara come può. Non con squadre di pronto intervento, ma con condomini che si sporcano le mani. Perché qui il rischio di un nuovo disastro si misura anche da un tombino.
 

Primo piano
Meteo

Maltempo in Toscana, rischio temporali autorigeneranti: la fascia oraria più probabile e le zone nel mirino