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Iolo, allarme per un caso di dengue: ricoverato uomo rientrato dall’India

Iolo, allarme per un caso di dengue: ricoverato uomo rientrato dall’India<br type="_moz" />

Da inizio 2025 è il decimo caso in Toscana, seconda solo alla Lombardia

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PRATO. Ieri pomeriggio, poco prima delle 19, l’Asl Toscana Centro è intervenuta con una disinfestazione straordinaria a Iolo, nell’area compresa tra via Ghisleri, via delle Colombaie, via Longobarda, via Verzoni, via Argine del Fosso e la pista ciclabile Alfredo Binda. La decisione è scattata a seguito della segnalazione di un caso di dengue, per un paziente rientrato da un viaggio in India lo scorso 15 agosto e che ora è ricoverato nel reparto di malattie infettive dell'ospedale di Prato, ma per fortuna le sue condizioni non destano preoccupazione. Si tratta di una malattia virale trasmessa dalle zanzare del genere Aedes. In Italia, il vettore principale, Aedes aegypti, non è stabilmente presente; qui si tratta della zanzara tigre, Aedes albopictus, meno efficiente nella trasmissione, ma comunque in grado di propagare il virus in circostanze particolari. Riscontrata la positività, l'azienda sanitaria ha dato vita all'inchiesta epidemiologica per ricostruire gli spostamenti del paziente dal rientro in Italia ad oggi. L'uomo ha soggiornato esclusivamente in due abitazioni private e non ha segnalato altri luoghi di permanenza.

La Polizia Municipale ha invitato i residenti a seguire alcune precauzioni: rimanere al chiuso, con porte e finestre serrate, sospendere temporaneamente gli impianti di ventilazione che immettono aria esterna, tenere gli animali domestici dentro casa proteggendo ciotole e abbeveratoi con teli di plastica, e segnalare eventuali orti ai tecnici addetti. È stata inoltre sconsigliata la raccolta di frutta e verdura nei giardini, o la loro protezione, e una pulizia di giochi, mobili o suppellettili rimasti all’aperto una volta completato il trattamento. Misure cautelative necessarie per ridurre il rischio che le zanzare, in presenza di sangue potenzialmente infetto, possano trasmettere il virus ad altre persone.

Non si tratta di un episodio isolato. La Toscana, dall’inizio del 2025, è al secondo posto in Italia per casi confermati di dengue, con 10 casi, tutti importati da viaggi all’estero, superata solo dalla Lombardia che ne conta 16 a fine maggio. Il quadro regionale evidenzia una crescita costante: 42 casi tra il 2024 e il primo mese del 2025, quasi il doppio dei 21 registrati nel solo 2023. Già nei primi mesi del 2024 erano stati registrati 13 casi importati, pari a quelli dell’intero 2023.

L’anno scorso, in alcune regioni italiane si erano verificati focolai autoctoni, in particolare nelle Marche, da cui erano stati collegati alcuni casi anche in Toscana, a Sesto Fiorentino. Nel 2025, dall’1 gennaio al 31 maggio, l’Italia registra complessivamente 60 casi confermati di dengue, tutti importati; la Toscana si conferma seconda con dieci casi, dietro la Lombardia (sedici).

Il contesto climatico amplifica il rischio. Estati sempre più calde e prolungate favoriscono la presenza e la proliferazione della zanzara tigre, aumentando la probabilità di trasmissione. Gli esperti sottolineano che la combinazione tra viaggi internazionali e ondate di calore crea condizioni favorevoli per la comparsa di nuovi casi anche in territori finora marginali.

I residenti di Iolo ieri hanno seguito le operazioni con attenzione mista a preoccupazione. Le squadre della Asl hanno operato rapidamente, con nebulizzazioni mirate e controlli accurati, mentre le autorità sanitarie monitorano la situazione, pronte a intervenire se necessario.
 

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