Salta il Settembre Pratese: pesano le dimissioni della sindaca Bugetti
Diventa una realtà quello che era un timore diffuso da tempo. Dopo i ritardi accumulati il macigno del terremoto giudiziario in Comune ha rappresentato il colpo di grazia finale
PRATO. Settembre, Prato è... silenziosa. Quella che ormai pareva una decisione scontata adesso ha il crisma dell’ufficialità: al loro rientro dalle ferie estive i pratesi non troveranno i concerti di piazza Duomo e di piazza delle Carceri. Il raggruppamento di imprese risultato assegnatario del bando dal 20 maggio e che si sarebbe dovuto occupare dell’organizzazione degli spettacoli (composto dalla fiorentina Le Nozze di Figaro, dalla milanese Ponderosa e alla A-live di Alberto Castellani) ieri ha manifestato al Comune la volontà di rinunciare.
Troppo complicato lo scenario in cui operare, tra i ritardi nelle autorizzazioni da parte della Soprintendenza, il ritardo nell’aggiudicazione del bando stesso per arrivare poi alla mazzata del terremoto giudiziario che ha portato alle dimissioni della sindaca Ilaria Bugetti. Insomma, una tempesta perfetta fatta di ritardi accumulati e di inevitabili difficoltà a relazionarsi per le questioni organizzative con una macchina amministrativa “inceppata”. E anche aspettare l’arrivo del commissario prefettizio, previsto per la prossima settimana, avrebbe voluto dire altri giorni passati, mentre si avvicinava la data della manifestazione.
La fine di agosto quando, nonostante il nome, avrebbe dovuto prendere il via “Settembre Prato è spettacolo”, era ormai vicina, tremendamente vicina. Meno di due mesi: impossibile, in un così breve lasso di tempo riuscire intanto ad allestire un cartellone di eventi, tra cercare gli artisti, valutare la loro disponibilità nel periodo della manifestazione (visto che solitamente la loro attività ha un programmazione molto anticipata) e stringere gli accordi. Un lavoro che avrebbe richiesto settimane, ma che, anche se portato a buon fine, avrebbe dovuto fare i conti con un altro problema. Si rischiava di completare il calendario degli eventi a pochi giorni dal via della manifestazione, con la conseguenza di allestire uno spettacolo senza riuscire a farlo conoscere, visto che sarebbe rimasto pochissimo tempo per fare una promozione adeguata (per fare un esempio banale tra i tanti, se non hai tutti i nomi di chi si esibirà non puoi nemmeno fare una brochure). E questo senza nemmeno tener conto di tutti i grandi e piccoli problemi logistici legati all’allestimento di una manifestazione del genere.
Uno stato di cose e un elenco di problemi che apparivano evidenti da tempo, per questo la notizia del “salta tutto” (o quasi) ha sì lasciato l’amaro in bocca, ma era un gusto che sotto sotto sapevamo di dover provare. Quindi niente concerti, niente spettacoli, niente eventi culturali. Forti, fortissimi dubbi anche sull’organizzazione del torneo di Palla Grossa, proprio nell’anno in cui avrebbe dovuto ritrovare la cornice naturale di piazza Mercatale. Restano (forse) solo il corteggio storico, il concerto della Camerata e qualche evento estemporaneo al di fuori di un elenco organizzato di eventi.
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