Prato, la sindaca Ilaria Bugetti indagata per corruzione: chiesti gli arresti domiciliari
L’inchiesta della Procura di Firenze riguarda i rapporti della prima cittadina con l’imprenditore Riccardo Matteini Bresci: i dettagli. La prima reazione della prima cittadina: «Ho operato correttamente»
PRATO. Un terremoto giudiziario ha scosso stamattina, venerdì 13 giugno, il Comune di Prato quando si è diffusa la notizia che la sindaca Ilaria Bugetti, eletta lo scorso anno con la coalizione di centrosinistra, è stata indagata con l’ipotesi di corruzione.
Chiesti gli arresti domiciliari
L’inchiesta è condotta dalla Procura di Firenze e i carabinieri del Ros, il Raggruppamento operativo speciale, hanno perquisito gli uffici e l’abitazione della sindaca. Contestualmente le è stato notificato un invito a comparire per un interrogatorio che avverrà nei prossimi giorni. La Procura ha chiesto anche gli arresti domiciliari per la sindaca e sarà il giudice per le indagini preliminari a decidere dopo l’interrogatorio.
Bugetti e l’imprenditore Bresci
All’origine dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia ci sono i rapporti tra Ilaria Bugetti e l’imprenditore Riccardo Matteini Bresci, già amministratore del Gruppo Colle di Cantagallo, arrestato alla fine di maggio dell’anno scorso per gli illeciti favori ricevuti dall’allora comandante della Compagnia dei carabinieri di Prato, il colonnello Sergio Turini. Stamattina all’alba Matteini Bresci è stato prelevato dai carabinieri e portato a Firenze per essere sottoposto a un interrogatorio. Anche lui è indagato in concorso con la sindaca con l’accusa di corruzione.
L’ipotesi accusatoria
Secondo l’ipotesi accusatoria, la sindaca, quando era ancora consigliera regionale per il Partito democratico, avrebbe intrattenuto rapporti con Matteini Bresci, con cui aveva già avuto rapporti di lavoro quando era sindaca di Cantagallo. In particolare l’imprenditore le avrebbe chiesto di proteggere le sue attività e c’è il sospetto che abbia raccolto voti a favore della candidata sindaca durante la campagna elettorale per le amministrative 2024. Ma negli atti dell’inchiesta si contestano anche fatti avvenuti dopo l’arresto di Matteini Bresci.
L’inchiesta è nata da una costola di quella sui rapporti tra Matteini Bresci e il colonnello Turini, nata a sua volta da indagini sulle attività di un gruppo di imprenditori cinesi, ma nelle carte che hanno portato all’ipotesi di reato di corruzione al momento non figurano soggetti cinesi.
La sindaca: «Ho operato correttamente»
Ilaria Bugetti ha commentato gli sviluppi giudiziari che la riguardano con una nota. "Con il presente comunicato, in qualità di sindaca di Prato – scrive – ritengo sia mio dovere immediatamente comunicare di aver ricevuto in data odierna, 13 giugno, un avviso di garanzia dalla Procura della Repubblica di Firenze. Comunico tali circostanze nel preciso momento in cui sono terminate le operazioni investigative. In relazione al contenuto di tale avviso la mia persona si è messa immediatamente disposizione dell’autorità procedente nel rispetto reciproco dei ruoli. Sin da ora ribadisco l’assoluta fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine, e non mi sottrarrò a nessun riscontro, spiegando le mie ragioni, confidando nel fatto e avendo la certezza che il mio operato è sempre stato improntato alla correttezza personale, istituzionale nonché giuridica. Come detto sono a disposizione degli organi inquirenti e con fiducia proseguo nel mio ruolo con dedizione e attenzione al bene comune come ho sempre fatto”.
La solidarietà di Giani
«Conosco e apprezzo Ilaria Bugetti per la sua dedizione alla città di Prato e la sua passione nell'impegno politico – ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani – Le sono vicino, nel pieno rispetto del lavoro della magistratura e certo che saprà rispondere con chiarezza e trasparenza a quanto sollevato dal procedimento in atto».
Mazzetti (Forza Italia): «Le sono vicina»
«Conosco Ilaria Bugetti da oltre vent'anni e, nonostante le differenze politiche, le sono vicina in questo momento difficile, perché da liberali siamo abituati a giudicare l'operato politico, non certo le vicende personali o giudiziarie». Lo ha detto la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti commentando gli sviluppi giudiziari che riguardano la sindaca di Prato.
«In passato un sindaco di centrodestra, l'unico, fu smontato da continue azioni della magistratura; quindi, resto garantista – scrive Mazzetti – Soprattutto con gli avversari che mai lo sono stati con noi. Tuttavia, non posso esimermi dal constatare che, quando si esercita il potere in modo ininterrotto e senza naturale discontinuità – ciò succede in Toscana – si vengono a consolidare dei sistemi di scambio, di finanziamento, di favori su cui è bene, per la democrazia e la sana amministrazione, vederci chiaro».